Subordinazione

Subordinazione (d. lav.)
Elemento giuridico che qualifica il contratto di lavoro che ha ad oggetto tale prestazione [Lavoro (subordinato)].
Il vincolo di (—) non è stato unanimemente individuato dalla dottrina, in particolare si dibatteva sul carattere della dipendenza del lavoratore e su quello della sottoposizione al potere di direzione del datore di lavoro.
L'eterodirezione o potere direttivo sarebbe espressione della (—) in senso tecnico, intesa come modo d'essere della prestazione. Attraverso le direttive, infatti, il datore di lavoro determina in concreto l'attività che il lavoratore deve svolgere. L'art. 2104 c.c. impone al prestatore di lavoro un dovere di obbedienza alle disposizioni per l'esecuzione e la disciplina impartite dall'imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali dipende.
La dipendenza, invece, esprimerebbe la (—) socio-economica del lavoratore, in quanto la sua capacità produttiva dipende dall'inserimento nell'organizzazione dell'imprenditore rispetto al quale si trova in una situazione di inferiorità mettendo a disposizione le proprie energie e competenze. Tale teoria non costituisce più un tratto essenziale ed esclusivo del lavoro subordinato ed è quindi sempre più in declino come criterio di qualificazione della (—). Si osserva, infatti, che la dipendenza economica appartiene a forme di lavoro non propriamente subordinate connotate da alti livelli di precarietà e di sfruttamento (es. collaborazioni continuative e coordinate) rispetto invece ad un più alto livello di professionalizzazione dei lavoratori subordinati che li rende più forti sotto il profilo negoziale e sociale.
D'altro canto la stessa nozione di (—) incentrata sull'elemento dell'eterodirezione, che tradizionalmente viene assunta come elemento identificativo del lavoro subordinato, sembra aver perso peso in relazione ai crescenti margini di autonomia che caratterizzano sempre più i lavoratori subordinati in virtù dei cambiamenti dell'organizzazione produttiva. È stato quindi proposto come criterio identificativo della (—) in senso stretto l'elemento dell'estraneità del lavoratore sia rispetto all'organizzazione produttiva in cui è inserita la prestazione che dal risultato della stessa; si ritiene, infatti, che l'autonomia economico-organizzativa non è mai riscontrabile nel lavoro subordinato.