Sistema tributario

Sistema tributario (d. trib.)
Insieme di norme che regolano l'attività impositiva dello Stato e in base alle quali i cittadini contribuiscono alle spese pubbliche.
In Italia il (—) è stato oggetto di diverse riforme negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale. Un primo tentativo di riforma tributaria si ebbe con la L. 25/1951 (cd. legge Vanoni) con la quale furono fissati i criteri fondamentali della:
— coordinazione tra finanza locale e statale, per evitare conflitti e doppie imposizioni;
— chiarezza del tributo, eliminando addizionali e duplicazioni, onde permettere a ciascun contribuente di calcolare rapidamente l'ammontare del proprio onere fiscale.
In seguito con la L. 825/1971 il Parlamento fissò i punti essenziali ed i metodi di attuazione della riforma tributaria, delegando il governo ad emanare una serie di disposizioni per la realizzazione della stessa.
Nel 1997 il primo Governo Prodi, con l'obiettivo di riallineare l'Italia ai parametri di Maastricht necessari per entrare a far parte dell'unione monetaria europea, ha riformato nuovamente il (—).
Punti cardine di tale riforma sono stati:
— l'attuazione del cd. federalismo fiscale, ossia il decentramento del (—) in favore delle Regioni attraverso l'introduzione dell'IRAP che ha sostituito numerose imposte abolite tra cui l'ILOR e il cui gettito dovrebbe garantire l'autonomia finanziaria delle Regioni;
— la semplificazione dell'intero sistema attraverso il riordino della tassazione, nonché la semplificazione degli adempimenti contabili e formali. In particolare si è puntato all'unificazione delle dichiarazioni dei redditi e dell'IVA nonché allo snellimento delle procedure di pagamento;
— la revisione del sistema sanzionatorio amministrativo e della riscossione.
Le direttrici della politica fiscale del successivo Governo di centro-destra hanno trovato riconoscimento nella legge delega di riforma del sistema fiscale (L. 280/2003).
La legge contiene le linee guida del futuro meccanismo impositivo, basato su semplificazione degli adempimenti, snellimento delle procedure, riduzione della pressione fiscale, creazione di un'area di non assoggettamento a tassazione.
Ad oltre trenta anni dalla precedente riforma del 1971, vengono completamente rivisitate le vecchie imposte dirette e si gettano le basi per la scomparsa di tutte le precedenti imposte indirette — con la sola eccezione dell'IVA — che saranno sostituite da un'unica imposta.
Si tratta di una riforma avviata nel corso del 2001, con la scomparsa dell'imposta sulle successioni e donazioni, cui ha fatto seguito una riscrittura delle detrazioni e deduzioni di imposta e delle aliquote IRPEF.