Mafia
Mafia (crim.)
Organizzazione criminale radicata nel nostro Paese, caratterizzata da una rigida struttura piramidale e dotata di un enorme potere economico; è oggi diffusa non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Le sue origini poggiano sulla particolare struttura socio-economica della Sicilia occidentale, caratterizzata dallo sfruttamento del latifondo e da una tipica mentalit à clientelare basata su di un atteggiamento di diffidenza, un tempo giustificato, nei confronti dello Stato. Tale diffidenza favoriva la sottoposizione dei ceti pi ù deboli alla signoria e alla protezione del pi ù potente, perpetuando cos ì un sistema di tipo feudale.
Nel secondo dopoguerra si è verificata una trasformazione nella struttura e nei metodi della () che si è prepotentemente allargata estendendo la sua attivit à al controllo del mercato ortofrutticolo, allo sfruttamento della prostituzione e della manodopera, al contrabbando di armi e tabacco, alla commissione di illeciti edilizi, al traffico internazionale della droga in forma monopolizzata.
Questa trasformazione ha comportato il ricorso indiscriminato alla violenza, sia per affermare il predominio tra le cosche, sia nell'offensiva senza esclusione di colpi contro funzionari dello Stato, magistrati, poliziotti e uomini politici schierati dalla parte dell'interesse pubblico e della giustizia.
In un primo momento, fino alla fine degli anni settanta, la risposta e la reazione degli apparati dello Stato sia a livello legislativo che a livello giudiziario e di polizia è stata alquanto modesta, e in ogni caso assai poco incisiva.
Dal momento in cui la () ha ordito trame sempre pi ù complesse ai danni dello Stato e ai suoi rappresentanti (omicidio del generale Dalla Chiesa nel 1982, dei giudici Falcone e Borsellino nel 1992), tentando di scardinare l'equilibrio della societ à civile attraverso fitti giochi di collusione e reti sempre pi ù vaste di omert à, lo Stato ha messo in atto una risposta pi ù tenace ed aggressiva predisponendo una legislazione articolata su ben 114 provvedimenti contro la criminalit à organizzata e istituendo organi ad hoc (politici e burocratici) dotati di strutture e poteri propri.
In tal senso sul piano legislativo vanno ricordate: la legge Rognoni-La Torre (L. 646/82) che ha, tra l'altro, introdotto nell'impianto codicistico penale, all'art. 416bis, il reato di associazione di stampo mafioso e che ha istituito la Commissione parlamentare Antimafia; la L. 486/88, che ha istituito l'Alto Commissario per la lotta alla mafia, organo non pi ù esistente, le cui attribuzioni ora fanno capo alla DIA; i decreti anticrimine (D.L. 367/91 conv. in L. 8/92; D.L. 306/92 conv. in L. 356/92); le normative volte a favorire la collaborazione dei mafiosi con la giustizia e a consentire la loro adeguata protezione (L. 82/91, L. 203/91 e L. 356/92; D.Lgs. 119/93); gli interventi nel settore economico-finanziario con le LL. 197/91, 55/90 e 328/93 e ancora le disposizioni con le quali si persegue l'obiettivo di impedire e contrastare le connivenze e le collusioni tra () e potere politico (L. 55/90 e L. 16/92).