Igiene e sicurezza del lavoro
Igiene e sicurezza del lavoro (d. lav.)
Insieme delle misure di carattere tecnico, organizzativo o procedurale volte a garantire la salute e la sicurezza del lavoratore nell'ambiente di lavoro.
Nel rispetto delle previsioni costituzionali, l'art. 2087 c.c. fa obbligo al datore di lavoro di predisporre tutte le misure necessarie a garantire l'integrit à fisica e la personalit à morale dei propri dipendenti, tenendo conto anche del tipo di attivit à lavorativa svolta, dell'esperienza e della tecnica.
In tal modo si sancisce, da un lato, il diritto del lavoratore a svolgere la prestazione in un ambiente di lavoro dal quale sono stati eliminati o ridotti al minimo i pericoli per il suo stato psico-fisico e, dall'altro, il dovere del datore di lavoro di applicare non solo le norme antinfortunistiche di carattere pubblicistico, ma anche ogni altra misura (ancorch é non imposta da leggi specifiche) di prevenzione resa possibile dalla tecnologia ovvero suggeritagli dalla sua esperienza professionale (cd. debito di sicurezza).
La prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro formano oggetto di una vastissima legislazione speciale.
Tale corpo normativo ha trovato sistemazione con il D.Lgs. 626/1994 che, attuando direttive comunitarie, ha integrato la legislazione interna, fornendo un approccio globale alla tematica dell'() e valorizzando profili quali la prevenzione, la ripartizione e la delegabilit à degli obblighi, la qualificazione dei soggetti ad essi preposti e la programmazione delle procedure per l'attuazione delle prescrizioni normative.
Il D.Lgs. 626/1994 introduce specifiche disposizioni: sul servizio di prevenzione e protezione organizzato da ogni datore di lavoro all'interno di ciascuna unit à produttiva; sulla sorveglianza sanitaria [Accertamenti sanitari] da attuarsi attraverso controlli periodici; sulla salubrit à e sicurezza dei luoghi di lavoro; sull'uso di videoterminali; sull'impiego di dispositivi di protezione individuali per la protezione dei lavoratori da rischi derivanti dall'esposizione durante il lavoro ad agenti pericolosi o nocivi, quali gli agenti cancerogeni o mutageni, chimici e biologici, atmosfere esplosive (D.Lgs. 233/2003) o al rumore (D.Lgs. 195/2006).
Ampia valenza è assegnata, infine, alla gestione delle emergenze allo scopo di contenere al minimo i danni derivabili dal verificarsi di pericoli gravi, immediati e inevitabili.
All'adempimento di tutte le disposizioni suddette sono finalizzati alcuni specifici obblighi preventivi quali la valutazione dei rischi e l'elaborazione del piano di sicurezza.