Forma di Stato
Forma di Stato (d. cost.)
Il nuovo modello di Stato che s'impose dopo le rivoluzioni della fine del Settecento viene definito Stato di diritto proprio per enfatizzare la sottoposizione del potere centrale del sovrano alle leggi, come sottolineato dall'unanime definizione della dottrina europea e, in particolare, tedesca (Rechtstaat) ed anglosassone.
La formula Stato di diritto, superando quella dello Stato assoluto (da absolutus, cio è quel tipo di Stato dove il sovrano era appunto sciolto da ogni vincolo o patto con i cittadini), sancisce definitivamente il principio che i rapporti tra governanti e governati devono essere regolati da precise norme giuridiche che anche il sovrano è tenuto a rispettare.
Storicamente si distingue tra:
Stato di democrazia classica: in tale ambito si collocarono quei paesi occidentali che indirizzarono le istanze d'innovazione politico-sociale nell'alveo tradizionale dello Stato di diritto;
Stato socialista, che si è sviluppato nell'Europa orientale, in alcuni Paesi dell'Asia, dell'Africa e dell'America centrale (Cuba), ove i principi dello Stato sociale a democrazia popolare sono stati perseguiti attraverso l'instaurazione di un regime istituzionale imperniato sulla dottrina marxista, soprattutto con riferimento al modello sovietico, scaturito dalla rivoluzione russa del 1917;
Stato autoritario, caratterizzato essenzialmente da un regime di governo accentrato nelle mani di una oligarchia politica o militare, con esclusione di assemblee parlamentari elettive e con una forte limitazione delle libert à civili. Questa forma di Stato, dopo la sconfitta militare subita nella seconda guerra mondiale dall'Italia fascista, dalla Germania nazionalsocialista e dal Giappone e la caduta degli ultimi Stati autoritari europei negli anni '70 (Spagna, Portogallo) sopravvive solo in taluni Paesi in via di sviluppo, soprattutto dell'Africa e dell'America latina.