Cronaca

Cronaca [diritto di] (d. cost.)
Costituisce una specificazione della libertà di manifestazione del pensiero. Infatti, il cronista non si limita solo a riferire e diffondere le notizie, ma anche ad interpretarle ed a commentarle. L'attività del giornalista, cioè, non è mai neutrale; i fatti che vengono riferiti sono sempre in qualche modo influenzati dalle opinioni del cronista e, pertanto, la (—) rappresenta, comunque, il risultato della elaborazione del pensiero dello stesso.
Il (—) presenta però limiti interni che sono individuabili nella rilevanza pubblico-sociale e nella verità obiettiva dei fatti riferiti ed, inoltre, nella forma utilizzata per la narrazione, che non deve concretarsi in un linguaggio di per sé offensivo; limiti esterni che, invece, sono finalizzati alla tutela di altri interessi rilevanti, quali l'interesse ad un'efficace amministrazione della giustizia (segreto di determinati atti o fasi processuali) o l'interesse alla difesa nazionale [Segreto (di Stato)].
L'esercizio di tale diritto opera nel campo del diritto penale come scriminante non codificata.