Sacramenti

Sacramenti can. 840-848 c.j.c.

Principali mezzi di santificazione e di salvezza, istituiti da Cristo Signore e affidati alla Chiesa.
I (—) sono sette: Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio [vedi Matrimonio canonico]; di essi il Battesimo è propedeutico agli altri nel senso che chi non è stato battezzato non può essere ammesso validamente agli altri (—).
Per quanto concerne gli effetti:
dal punto di vista teologico conferiscono la grazia ex opere operato, cioè per se stessi, in forza dello stesso rito sacramentale, indipendentemente dai meriti sia di chi li amministra che di colui che li riceve;
dal punto di vista giuridico producono delle qualificazioni (il Battesimo conferisce la qualità di fedele, l’Ordine sacro, lo status clericale [vedi Chierici], etc.).
Le qualificazioni impresse dal Battesimo, dalla Confermazione e dall’Ordine conferiscono un segno spirituale indelebile (carattere) che si imprime nell’anima e conferisce un potere spirituale (o quello passivo di ricevere gli altri sacramenti, o quello attivo di amministrarli): di conseguenza non possono essere ripetuti.
Spetta esclusivamente alla suprema autorità della Chiesa approvare o definire i requisiti per la validità dei (—) e stabilire gli elementi che riguardano la liceità della loro celebrazione, amministrazione e recezione nonché il rito da osservarsi.
La somministrazione di un (—) non può essere negata a chi lo richieda, con buona disposizione di animo e non abbia impedimenti giuridici canonici alla sua recezione.
I ministri cattolici di regola amministrano lecitamente i (—) ai soli fedeli cattolici i quali, a loro volta, li ricevono lecitamente dai soli ministri cattolici.
Le norme tuttavia prevedono e consentono che, in caso di necessità e purché sia evitato il pericolo di errore o di indifferentismo, i fedeli cattolici possano lecitamente ricevere i (—) della Penitenza, Eucarestia e Unzione degli infermi da un ministro acattolico e che a loro volta i ministri cattolici possano amministrare i tre detti (—) a membri di Chiese che non hanno piena comunione con la Chiesa cattolica.