Ministeri istituiti
Ministeri istituiti
Ministeri del lettorato e dell’accolitato che fanno riferimento alla duplice manifestazione della Chiesa, profetica e sacerdotale, e che ricevono un particolare suggello ecclesiale qual è l’istituzione liturgica. A differenza dei ministeri ordinati, che scaturendo dal sacramento dell’Ordine sacro sono essenziali per la Chiesa, i (—) consentono di compiere alla Chiesa la sua missione in modo più rispondente alle situazioni concrete.
Con la lettera apostolica di Paolo VI «Ministeria quaedam» (1972) il lettorato e l’accolitato sono stati trasformati da ordini minori (contestualmente soppressi) in (—): ad essi possono accedere non solo i candidati al sacerdozio ma anche i laici uomini.
Funzione propria del lettore è quella di proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, educare nella fede i fanciulli e gli adulti e prepararli a ricevere degnamente i sacramenti.
Compito specifico dell’accolito è di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento del loro ufficio e come ministro straordinario distribuire ai fedeli, anche malati, la santa comunione.
Ministeri del lettorato e dell’accolitato che fanno riferimento alla duplice manifestazione della Chiesa, profetica e sacerdotale, e che ricevono un particolare suggello ecclesiale qual è l’istituzione liturgica. A differenza dei ministeri ordinati, che scaturendo dal sacramento dell’Ordine sacro sono essenziali per la Chiesa, i (—) consentono di compiere alla Chiesa la sua missione in modo più rispondente alle situazioni concrete.
Con la lettera apostolica di Paolo VI «Ministeria quaedam» (1972) il lettorato e l’accolitato sono stati trasformati da ordini minori (contestualmente soppressi) in (—): ad essi possono accedere non solo i candidati al sacerdozio ma anche i laici uomini.
Funzione propria del lettore è quella di proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, educare nella fede i fanciulli e gli adulti e prepararli a ricevere degnamente i sacramenti.
Compito specifico dell’accolito è di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento del loro ufficio e come ministro straordinario distribuire ai fedeli, anche malati, la santa comunione.