Liber sextus

Liber sextus

Collezione delle decretali emanate successivamente al Liber extra, voluta da Bonifacio VIII per eliminare alcune incongruenze nel diritto canonico. Fu opera di Guglielmo Mandagot, arcivescovo di Emburn, di Berengario Fredoli, vescovo di Bezies e del vice-cancelliere Riccardo Petroni di Siena. Il (—) è così chiamato, perché seguiva i cinque libri del Liber extra. Esso fu promulgato nel 1289. Attraverso l’approvazione pontificia acquistò ufficialità, entrando in tal modo a far parte del Corpus juris canonici.
Secondo le bolle di promulgazione del (—), le decretali posteriori a Gregorio IX non comprese nel (—), dovevano intendersi abrogate.