Periodo transitorio
Periodo transitorio
Con la fissazione del tasso di conversione irrevocabile ed immutabile tra l’euro e le valute degli altri Stati aderenti, dal 1° gennaio 1999 è iniziato il periodo transitorio che terminerà il 31 dicembre 2001.
Durante questa fase l’euro esiste come moneta scritturale: la moneta unica è utilizzata limitatamente alle operazioni che possono essere eseguite con carta di credito, assegno bancario, o ancora nell’ambito della stipulazione di un contratto in euro. In sostanza l’euro può essere usato in tutte le transazioni che non si effettuano in contanti.
I 3 anni del periodo transitorio avevano lo scopo di preparare sia i cittadini che il sistema produttivo all’impatto con la nuova moneta; non a caso in questo periodo sono state condotte campagne di informazione e sono state studiate e affrontate le diverse problematiche che l’introduzione dell’euro avrebbe comportato. Tutto questo per consentire un passaggio definitivo all’euro meno traumatico e più semplice possibile.
Con la fissazione del tasso di conversione irrevocabile ed immutabile tra l’euro e le valute degli altri Stati aderenti, dal 1° gennaio 1999 è iniziato il periodo transitorio che terminerà il 31 dicembre 2001.
Durante questa fase l’euro esiste come moneta scritturale: la moneta unica è utilizzata limitatamente alle operazioni che possono essere eseguite con carta di credito, assegno bancario, o ancora nell’ambito della stipulazione di un contratto in euro. In sostanza l’euro può essere usato in tutte le transazioni che non si effettuano in contanti.
I 3 anni del periodo transitorio avevano lo scopo di preparare sia i cittadini che il sistema produttivo all’impatto con la nuova moneta; non a caso in questo periodo sono state condotte campagne di informazione e sono state studiate e affrontate le diverse problematiche che l’introduzione dell’euro avrebbe comportato. Tutto questo per consentire un passaggio definitivo all’euro meno traumatico e più semplice possibile.