Doppia indicazione prezzi
Doppia indicazione prezzi
A partire dal 1° gennaio 2002 i commercianti sono tenuti ad esporre sia la tavola di conversione che l’indicazione precisa dei prezzi in valuta nazionale e in euro. È l’obbligo di esporre, a partire dal 1° gennaio 2002, i prezzi dei prodotti in vendita sia con l’indicazione in lire sia con quella in euro.
Molti negozi e supermercati già espongono i doppi prezzi, ma soltanto dal 1° gennaio 2002 scatterà l’obbligo. L’obiettivo è garantire la massima trasparenza nella fase di transizione e facilitare la graduale dimistichezza con le nuove monete da parte dei consumatori. Inoltre i doppi prezzi aiutano gli stessi consumatori a capire il valore degli acquisti in euro.
La Commissione indica alcuni principi fondamentali che dovrebbero orientare l’uso della doppia indicazione dei prezzi:
— i controvalori nelle doppie indicazioni devono essere calcolati utilizzando i tassi di conversione stabiliti il 31 dicembre 1998;
— l’arrotondamento deve essere effettuato al centesimo più vicino;
— le doppie indicazioni dei prezzi devono essere non equivoche, agevolmente identificabili e facilmente leggibili;
— deve essere facilmente distinguibile il prezzo nella moneta che effettivamente deve essere utilizzata per il pagamento e quello che costituisce il semplice controvalore posto soltanto a fini informativi;
— si deve evitare di esporre un numero eccessivo di cifre, limitando le indicazioni al solo prezzo finale e non a quelli intermedi (ad esempio negli scontrini si può evitare di indicare il controvalore in euro di tutti gli importi, limitandosi al solo totale);
— i dettaglianti dovrebbero indicare chiaramente se sono disponibili ad accettare i pagamenti in euro durante il periodo transitorio.
A partire dal 1° gennaio 2002 i commercianti sono tenuti ad esporre sia la tavola di conversione che l’indicazione precisa dei prezzi in valuta nazionale e in euro. È l’obbligo di esporre, a partire dal 1° gennaio 2002, i prezzi dei prodotti in vendita sia con l’indicazione in lire sia con quella in euro.
Molti negozi e supermercati già espongono i doppi prezzi, ma soltanto dal 1° gennaio 2002 scatterà l’obbligo. L’obiettivo è garantire la massima trasparenza nella fase di transizione e facilitare la graduale dimistichezza con le nuove monete da parte dei consumatori. Inoltre i doppi prezzi aiutano gli stessi consumatori a capire il valore degli acquisti in euro.
La Commissione indica alcuni principi fondamentali che dovrebbero orientare l’uso della doppia indicazione dei prezzi:
— i controvalori nelle doppie indicazioni devono essere calcolati utilizzando i tassi di conversione stabiliti il 31 dicembre 1998;
— l’arrotondamento deve essere effettuato al centesimo più vicino;
— le doppie indicazioni dei prezzi devono essere non equivoche, agevolmente identificabili e facilmente leggibili;
— deve essere facilmente distinguibile il prezzo nella moneta che effettivamente deve essere utilizzata per il pagamento e quello che costituisce il semplice controvalore posto soltanto a fini informativi;
— si deve evitare di esporre un numero eccessivo di cifre, limitando le indicazioni al solo prezzo finale e non a quelli intermedi (ad esempio negli scontrini si può evitare di indicare il controvalore in euro di tutti gli importi, limitandosi al solo totale);
— i dettaglianti dovrebbero indicare chiaramente se sono disponibili ad accettare i pagamenti in euro durante il periodo transitorio.