Dichiarazioni fiscali
Dichiarazioni fiscali
Durante il periodo transitorio le dichiarazioni (dei redditi, IVA, IRAP e sostituti d’imposta) possono essere presentate in lire o in euro, a scelta del contribuente (sia esso persona fisica che impresa).
Il primo periodo d’imposta cui tener conto è il 1999: ciò significa che la prima dichiarazione che poteva essere presentata in euro era quella dell’anno 2000, con riferimento ai redditi prodotti nel 1999. Di conseguenza l’ultima dichiarazione che può essere effettuata con l’indicazione degli importi in lire sarà quella compilata nel 2002 e relativa ai redditi prodotti nel 2001; ciò anche se a partire dal 1° gennaio vi sarà il definitivo passaggio all’euro.
Questo orientamento è stato confermato anche da un comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate reso noto il 23 ottobre 2001.
Il contribuente che ha scelto di presentare una dichiarazione periodica in euro è obbligato a redigere in euro anche le successive dichiarazioni periodiche relative allo stesso anno d’imposta.
In particolare, nel caso della dichiarazione IVA il contribuente che ha compilato in euro una dichiarazione IVA periodica deve complilare in euro non solo le dichiarazioni successive, ma anche quella annuale. In ogni caso, l’obbligo di presentare la dichiarazione periodica IVA in euro scatterà dal 1° gennaio 2002
Per quel che riguarda esclusivamente le imprese, se queste ultime durante il periodo transitorio redigono o pubblicano il bilancio in euro, devono presentare in euro anche le dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’IVA, all’IRAP nonché quelle dei sostituti d’imposta a partire dall’esercizio per il quale è stato redatto il bilancio in euro.
Durante il periodo transitorio le dichiarazioni (dei redditi, IVA, IRAP e sostituti d’imposta) possono essere presentate in lire o in euro, a scelta del contribuente (sia esso persona fisica che impresa).
Il primo periodo d’imposta cui tener conto è il 1999: ciò significa che la prima dichiarazione che poteva essere presentata in euro era quella dell’anno 2000, con riferimento ai redditi prodotti nel 1999. Di conseguenza l’ultima dichiarazione che può essere effettuata con l’indicazione degli importi in lire sarà quella compilata nel 2002 e relativa ai redditi prodotti nel 2001; ciò anche se a partire dal 1° gennaio vi sarà il definitivo passaggio all’euro.
Questo orientamento è stato confermato anche da un comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate reso noto il 23 ottobre 2001.
Il contribuente che ha scelto di presentare una dichiarazione periodica in euro è obbligato a redigere in euro anche le successive dichiarazioni periodiche relative allo stesso anno d’imposta.
In particolare, nel caso della dichiarazione IVA il contribuente che ha compilato in euro una dichiarazione IVA periodica deve complilare in euro non solo le dichiarazioni successive, ma anche quella annuale. In ogni caso, l’obbligo di presentare la dichiarazione periodica IVA in euro scatterà dal 1° gennaio 2002
Per quel che riguarda esclusivamente le imprese, se queste ultime durante il periodo transitorio redigono o pubblicano il bilancio in euro, devono presentare in euro anche le dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’IVA, all’IRAP nonché quelle dei sostituti d’imposta a partire dall’esercizio per il quale è stato redatto il bilancio in euro.