Arrotondamento

Arrotondamento

È una delle operazioni che ci capiterà di fare più di frequente prima della definitiva introduzione dell’euro; in pratica si tratta di ridurre il numero di cifre decimali dopo la virgola, riportandone al massimo due.
L’arrotondamento non deve essere confuso con la conversione (v.); nel passaggio dalla lira all’euro deve essere prima operata una conversione da una moneta all’altra e, nel caso in cui le cifre presenti dopo la virgola siano più di due, si deve procedere all’arrotondamento. Ma quali regole vanno rispettate?
La regola generale è che la cifra risultante dalla conversione deve essere arrotondata, per eccesso o per difetto, al centesimo di euro più vicino; dal momento che la più piccola unità di euro è il centesimo non sono possibili pagamenti in unità ulteriormente frazionate (ad esempio è impossibile un pagamento di 5,995 euro). Ma quando arrotondare per eccesso e quando per difetto? Il principio è abbastanza semplice:

Þ Se la terza cifra decimale è minore di 5 si arrotonda per difetto
Þ Se la terza cifra decimale è maggiore o uguale a 5 si arrotonda per eccesso

Proviamo a fare degli esempi concreti.

Arrotondiamo per eccesso


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5,165 euro diventano 5,17 euro

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10,346 euro diventano 10,35 euro


Arrotondiamo per difetto


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5,164 euro diventano 5,16 euro

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10,344 euro diventano 10,34 euro