Variazioni stagionali
Variazioni stagionali
Fluttuazione di una variabile economica (v.) nel corso di un anno, che tende a riprodursi in maniera pressoché identica da un anno all'altro. Esempi di variazioni stagionali sono: il calo di produzione (v.) in estate, in coincidenza con le ferie dei dipendenti; la crescita della disoccupazione (v.) in autunno, con l'immissione di giovani, che hanno terminato gli studi, sul mercato del lavoro (v.); l'aumento del consumo di combustibili nella stagione invernale ecc.
Questi fenomeni perturbano le serie statistiche e rendono difficile la comparazione dei dati tra un mese e l'altro. Ne consegue la necessità di filtrare i dati dall'azione di questa componente attraverso opportune tecniche di destagionalizzazione (v.).
Fluttuazione di una variabile economica (v.) nel corso di un anno, che tende a riprodursi in maniera pressoché identica da un anno all'altro. Esempi di variazioni stagionali sono: il calo di produzione (v.) in estate, in coincidenza con le ferie dei dipendenti; la crescita della disoccupazione (v.) in autunno, con l'immissione di giovani, che hanno terminato gli studi, sul mercato del lavoro (v.); l'aumento del consumo di combustibili nella stagione invernale ecc.
Questi fenomeni perturbano le serie statistiche e rendono difficile la comparazione dei dati tra un mese e l'altro. Ne consegue la necessità di filtrare i dati dall'azione di questa componente attraverso opportune tecniche di destagionalizzazione (v.).