Transfer pricing

Transfer pricing

Fenomeno con il quale vengono aumentati gli utili di una società controllata, che opera in un paese fiscalmente meno esoso (v. Paradiso fiscale), mentre vengono ridotti quelli della società che opera in uno Stato più vessatorio dal punto di vista fiscale.
L'effetto economico che si ottiene dall'applicazione del transfer princing è dato da un finanziamento occulto generato da vari elementi: la corresponsione di ricavi aumentati, la contrattazione di tassi d'interesse superiori al tasso medio, la ripartizione dei costi tra le varie società del gruppo.
In Italia il transfer princing è stato individuato e arginato dal legislatore fiscale per la prima volta con il D.P.R. 897/80; successivamente la disposizione è stata recepita dal TUIR ed in seguito modificata dalla L. 413/91 (v. Elusione fiscale): in base a tale normativa l'amministrazione finanziaria può valutare le operazioni effettuate fra un'impresa italiana ed un'impresa estera legate da vincoli particolari in base al valore normale se da ciò deriva un aumento del reddito. Se, invece, ne deriva una diminuzione, la valutazione è effettuata in base al valore normale solo se ciò è previsto in convenzioni internazionali.