Teorema di Haavelmo

Teorema di Haavelmo

Secondo questo teorema (detto anche del bilancio in pareggio) una politica economica (v.) che miri contemporaneamente ad aumentare, in egual misura, spesa pubblica e prelievo fiscale (in modo che non si abbia né miglioramento né peggioramento del bilancio statale) può ugualmente far crescere il reddito di equilibrio. Gli effetti di una spesa pubblica addizionale saranno, infatti, maggiori degli effetti deflazionistici (v. Deflazione) dovuti alle nuove tasse poiché queste ridurranno sì il reddito disponibile, ma tale riduzione verrà ripartita, secondo le diverse propensioni marginali, fra consumi e risparmi e sarà proprio il ricorso al risparmio per finanziare le nuove tasse che bilancerà parzialmente la deflazione d'origine fiscale.

Il teorema di Haavelmo


Il teorema può essere facilmente spiegato ricorrendo ad un esempio numerico. Se immaginiamo un sistema economico chiuso, con investimenti autonomi ed una propensione marginale al consumo (v. Propensione al consumo) pari a 0,80, un aumento della spesa pubblica pari ad 1 milione determinerà, per effetto del moltiplicatore della spesa pubblica (v.), un aumento del reddito di:

@

Per converso, un aumento delle imposte di 1 milione, al fine di bilanciare l'eguale aumento della spesa pubblica, ridurrà il reddito disponibile; tuttavia, data la propensione marginale al consumo di 0,80, la riduzione dei consumi sarà pari a 800.000. Per effetto del moltiplicatore la riduzione finale del reddito corrisponderà a:

@

Gli opposti aumenti della spesa pubblica e del prelievo fiscale provocheranno, quindi, una variazione del reddito pari a:

5.000.000 – 4.000.000 = 1.000.000

che equivale all'aumento iniziale della spesa pubblica.
L'aumento del reddito è dovuto al fatto che lo Stato avrà raccolto, attraverso l'aumento delle imposte, parte del reddito che non sarebbe stato consumato, poiché destinato al risparmio. Al contrario, tutta la spesa addizionale da parte dello Stato andrà ad accrescere la domanda aggregata, incrementando il reddito nazionale senza tuttavia creare un disavanzo del bilancio statale.