Teorema della decentralizzazione
Teorema della decentralizzazione
Teorema che dimostra la convenienza economica nella fornitura di beni pubblici (v.) adottando una soluzione decentralizzata nella struttura del governo, determinando altresì la dimensione ottima delle varie giurisdizioni locali (v.).
Le ipotesi alla base del modello sono:
— gusti identici degli individui appartenenti ad una stessa comunità; in tal modo è possibile avere una sola curva di domanda per ogni comunità rendendo più semplice l'analisi;
— assenza di economie di scala (v.), ciò comporta che l'aumento di dimensione non rende conveniente la produzione dei beni a livello di governo;
— assenza di esternalità (v.), il bene cioè non produce effetti positivi o negativi al di fuori della comunità in cui esso è prodotto.
Nel teorema, sviluppato da W.E. Oates, si sostiene che il benessere (v.) collettivo aumenta se i beni pubblici, i cui servizi sono goduti solo da cittadini che vivono in una determinata zona geografica, vengono finanziati dai residenti e prodotti a livello locale. Ciò scaturisce dalla natura stessa dei beni pubblici, i quali potendo essere consumati da tutti i componenti la collettività in modo uguale, vengono offerti dal governo centrale in modo omogeneo, senza cioè tener conto della differenza dei gusti dei consumatori, provocando così una perdita di benessere.
La determinazione della dimensione ottima degli enti locali viene, quindi, stabilita misurando la differenza tra il grado di soddisfazione generato dalla produzione locale dei beni pubblici e il costo in termini di imposizione fiscale da loro sopportata.
Teorema che dimostra la convenienza economica nella fornitura di beni pubblici (v.) adottando una soluzione decentralizzata nella struttura del governo, determinando altresì la dimensione ottima delle varie giurisdizioni locali (v.).
Le ipotesi alla base del modello sono:
— gusti identici degli individui appartenenti ad una stessa comunità; in tal modo è possibile avere una sola curva di domanda per ogni comunità rendendo più semplice l'analisi;
— assenza di economie di scala (v.), ciò comporta che l'aumento di dimensione non rende conveniente la produzione dei beni a livello di governo;
— assenza di esternalità (v.), il bene cioè non produce effetti positivi o negativi al di fuori della comunità in cui esso è prodotto.
Nel teorema, sviluppato da W.E. Oates, si sostiene che il benessere (v.) collettivo aumenta se i beni pubblici, i cui servizi sono goduti solo da cittadini che vivono in una determinata zona geografica, vengono finanziati dai residenti e prodotti a livello locale. Ciò scaturisce dalla natura stessa dei beni pubblici, i quali potendo essere consumati da tutti i componenti la collettività in modo uguale, vengono offerti dal governo centrale in modo omogeneo, senza cioè tener conto della differenza dei gusti dei consumatori, provocando così una perdita di benessere.
La determinazione della dimensione ottima degli enti locali viene, quindi, stabilita misurando la differenza tra il grado di soddisfazione generato dalla produzione locale dei beni pubblici e il costo in termini di imposizione fiscale da loro sopportata.