Tariffa pubblica
Tariffa pubblica
Prezzo base di beni e servizi primari offerti alla collettività da imprese pubbliche o private che sono però comunque sottoposte al controllo dello Stato. Attraverso l'applicazione delle tariffe pubbliche, caratterizzate dal fatto di prevedere prezzi più contenuti rispetto a quelli che sarebbero praticati da un'azienda privata o comunque operante in regime di monopolio, è possibile realizzare una maggiore diffusione di un servizio rendendolo accessibile ad un più vasto pubblico.
La tariffa pubblica, infatti, deve rispondere ai seguenti criteri:
— deve assicurare l'efficienza nella produzione del bene; ciò significa che bisognerà evitare sprechi nell'utilizzo delle risorse e garantire l'economicità della gestione (in pratica, il pareggio del bilancio dell'impresa pubblica);
— deve garantire l'equità sociale; in sostanza, il servizio pubblico deve essere erogato a quanti più utenti è possibile, se non a tutti, e l'impresa deve avere come obiettivo la massimizzazione del benessere sociale.
Non sempre i due obiettivi sono perseguibili: per favorire gli utenti delle classi meno abbienti, ad esempio, l'impresa pubblica potrebbe erogare il servizio ad un prezzo più basso di quello necessario per ottenere l'equilibrio di bilancio (v. Prezzo politico). In questo caso il deficit dell'impresa è di solito coperto dallo Stato con fondi derivanti dalle entrate tributarie. Questa soluzione comporta due ordini di problemi:
— anche chi non usufruisce del bene (nel caso di un pedaggio autostradale, anche chi non ha un'auto) è chiamato a coprire i costi di gestione, mediante il pagamento delle imposte;
— un prezzo troppo basso può originare sprechi perché la domanda risulterà superiore all'offerta (riferendoci sempre al pedaggio autostradale, se la tariffa è eccessivamente bassa si potrebbero creare ingorghi e rallentamenti).
D'altra parte, una politica tariffaria che miri ad assicurare l'economicità della gestione dovrebbe in via generale fissare una tariffa pari al costo marginale (v. Marginal cost pricing). Anche in questo caso, però, occorre superare non pochi problemi. Se, come spesso avviene, l'impresa pubblica opera in regime di monopolio naturale (v.), il costo medio sarà inferiore al costo marginale; in questo caso può essere utile:
— applicare una tariffa in due parti (v.);
— fissare una tariffa pari al costo medio del servizio;
— applicare una tariffa discriminata (v.).
Prezzo base di beni e servizi primari offerti alla collettività da imprese pubbliche o private che sono però comunque sottoposte al controllo dello Stato. Attraverso l'applicazione delle tariffe pubbliche, caratterizzate dal fatto di prevedere prezzi più contenuti rispetto a quelli che sarebbero praticati da un'azienda privata o comunque operante in regime di monopolio, è possibile realizzare una maggiore diffusione di un servizio rendendolo accessibile ad un più vasto pubblico.
La tariffa pubblica, infatti, deve rispondere ai seguenti criteri:
— deve assicurare l'efficienza nella produzione del bene; ciò significa che bisognerà evitare sprechi nell'utilizzo delle risorse e garantire l'economicità della gestione (in pratica, il pareggio del bilancio dell'impresa pubblica);
— deve garantire l'equità sociale; in sostanza, il servizio pubblico deve essere erogato a quanti più utenti è possibile, se non a tutti, e l'impresa deve avere come obiettivo la massimizzazione del benessere sociale.
Non sempre i due obiettivi sono perseguibili: per favorire gli utenti delle classi meno abbienti, ad esempio, l'impresa pubblica potrebbe erogare il servizio ad un prezzo più basso di quello necessario per ottenere l'equilibrio di bilancio (v. Prezzo politico). In questo caso il deficit dell'impresa è di solito coperto dallo Stato con fondi derivanti dalle entrate tributarie. Questa soluzione comporta due ordini di problemi:
— anche chi non usufruisce del bene (nel caso di un pedaggio autostradale, anche chi non ha un'auto) è chiamato a coprire i costi di gestione, mediante il pagamento delle imposte;
— un prezzo troppo basso può originare sprechi perché la domanda risulterà superiore all'offerta (riferendoci sempre al pedaggio autostradale, se la tariffa è eccessivamente bassa si potrebbero creare ingorghi e rallentamenti).
D'altra parte, una politica tariffaria che miri ad assicurare l'economicità della gestione dovrebbe in via generale fissare una tariffa pari al costo marginale (v. Marginal cost pricing). Anche in questo caso, però, occorre superare non pochi problemi. Se, come spesso avviene, l'impresa pubblica opera in regime di monopolio naturale (v.), il costo medio sarà inferiore al costo marginale; in questo caso può essere utile:
— applicare una tariffa in due parti (v.);
— fissare una tariffa pari al costo medio del servizio;
— applicare una tariffa discriminata (v.).