Surplus economico
Surplus economico
Differenza tra ciò che una nazione produce e ciò che consuma; il concetto rappresenta uno dei capisaldi del pensiero dell'economista P. Baran (v.) e, fu in seguito applicato dallo stesso autore, insieme a P. Sweezy (v.), alla teoria sul capitalismo monopolistico.
In particolare, Baran distingue tre diverse forme di surplus economico:
— il surplus economico presente, rappresentato dalla differenza tra la produzione ed il consumo presente (viene accumulato in risparmi ed investimenti);
— il surplus economico potenziale, ovvero la differenza tra quello che potrebbe essere prodotto da un sistema economico e ciò che può essere definito come consumo necessario. Questa analisi è riferita in particolare ad una società capitalistica dove gran parte del potenziale surplus viene dilapidato, a causa dei non perfetti meccanismi che regolano il sistema stesso (consumo eccessivo, esistenza di lavoratori improduttivi, scarsa razionalizzazione del processo produttivo);
— il surplus economico pianificato, in cui sia il livello produttivo del sistema economico che quello dei consumi è pianificato dalle autorità statali; attraverso il controllo della domanda e dell'offerta l'ente pianificatore mira a un'efficiente allocazione delle risorse (v.).
L'idea centrale dell'analisi di Baran è fondata sulla possibilità che il surplus economico realizzato in una società capitalistica (e di cui si appropria l'imprenditore sotto forma di extraprofitto) in un sistema economico pianificato possa essere incamerato dallo Stato e redistribuito alla collettività. Tuttavia, come ha dimostrato l'esperienza di quei paesi che hanno adottato un sistema economico pianificato, le difficoltà di quantificare il livello produttivo ottimale sono risultate insormontabili, per cui si è spesso giunti ad un utilizzo inefficiente delle risorse produttive.
Differenza tra ciò che una nazione produce e ciò che consuma; il concetto rappresenta uno dei capisaldi del pensiero dell'economista P. Baran (v.) e, fu in seguito applicato dallo stesso autore, insieme a P. Sweezy (v.), alla teoria sul capitalismo monopolistico.
In particolare, Baran distingue tre diverse forme di surplus economico:
— il surplus economico presente, rappresentato dalla differenza tra la produzione ed il consumo presente (viene accumulato in risparmi ed investimenti);
— il surplus economico potenziale, ovvero la differenza tra quello che potrebbe essere prodotto da un sistema economico e ciò che può essere definito come consumo necessario. Questa analisi è riferita in particolare ad una società capitalistica dove gran parte del potenziale surplus viene dilapidato, a causa dei non perfetti meccanismi che regolano il sistema stesso (consumo eccessivo, esistenza di lavoratori improduttivi, scarsa razionalizzazione del processo produttivo);
— il surplus economico pianificato, in cui sia il livello produttivo del sistema economico che quello dei consumi è pianificato dalle autorità statali; attraverso il controllo della domanda e dell'offerta l'ente pianificatore mira a un'efficiente allocazione delle risorse (v.).
L'idea centrale dell'analisi di Baran è fondata sulla possibilità che il surplus economico realizzato in una società capitalistica (e di cui si appropria l'imprenditore sotto forma di extraprofitto) in un sistema economico pianificato possa essere incamerato dallo Stato e redistribuito alla collettività. Tuttavia, come ha dimostrato l'esperienza di quei paesi che hanno adottato un sistema economico pianificato, le difficoltà di quantificare il livello produttivo ottimale sono risultate insormontabili, per cui si è spesso giunti ad un utilizzo inefficiente delle risorse produttive.