Servizi pubblici
Servizi pubblici
Sono servizi atti al soddisfacimento di bisogni collettivi (v.). I servizi pubblici sono quindi collegati al concetto di pubblica utilità; essi non sono sempre forniti dallo Stato attraverso gli enti pubblici economici (v.) o un'azienda autonoma (v.) in quanto parte di essi viene affidata ad aziende private; i trasporti pubblici, ad esempio, sono gestiti dallo Stato in alcuni paesi, da imprese private in altri. Normalmente l'affidamento di servizi pubblici ad imprese private viene effettuato in regime di concessione. Secondo una definizione semplicistica ma efficace i servizi pubblici sono quei servizi che possono essere forniti attraverso fili, cavi, tubazioni e rotaie, e cioè gas, acqua, elettricità, telecomunicazioni, ferrovie; tale definizione non è onnicomprensiva in quanto esclude altri servizi pubblici quali la sanità, la scuola ecc. I servizi pubblici hanno comunque un fattore in comune, e cioè l'esigenza di grossi investimenti strutturali, che devono poter fronteggiare la richiesta del servizio nei carichi di punta; le ferrovie devono infatti poter soddisfare le domande di punta orarie o stagionali. Ciò determina lo scarso utilizzo degli impianti in altri periodi orari o stagionali e quindi gli alti livelli dei costi fissi (v.) unitari.
Lo stesso accade nella stragrande maggioranza degli altri servizi pubblici. Questo problema economico determina l'intervento dello Stato anche in quei casi in cui non è esso stesso a gestire servizi pubblici; tale intervento è volto a fornire contributi alle imprese private che offrono il servizio. L'intervento pubblico non si limita però soltanto al sostegno attraverso contributi, ma si estende ad attività di controllo, determinate dall'interesse pubblico collegato a tali servizi. La regolamentazione (v.) o il controllo, attuate attraverso regimi di autorizzazione o di concessione riguarda:
— le tariffe;
— le modalità di prestazione del servizio;
— il grado di sicurezza fornito dalle aziende.
Sono servizi atti al soddisfacimento di bisogni collettivi (v.). I servizi pubblici sono quindi collegati al concetto di pubblica utilità; essi non sono sempre forniti dallo Stato attraverso gli enti pubblici economici (v.) o un'azienda autonoma (v.) in quanto parte di essi viene affidata ad aziende private; i trasporti pubblici, ad esempio, sono gestiti dallo Stato in alcuni paesi, da imprese private in altri. Normalmente l'affidamento di servizi pubblici ad imprese private viene effettuato in regime di concessione. Secondo una definizione semplicistica ma efficace i servizi pubblici sono quei servizi che possono essere forniti attraverso fili, cavi, tubazioni e rotaie, e cioè gas, acqua, elettricità, telecomunicazioni, ferrovie; tale definizione non è onnicomprensiva in quanto esclude altri servizi pubblici quali la sanità, la scuola ecc. I servizi pubblici hanno comunque un fattore in comune, e cioè l'esigenza di grossi investimenti strutturali, che devono poter fronteggiare la richiesta del servizio nei carichi di punta; le ferrovie devono infatti poter soddisfare le domande di punta orarie o stagionali. Ciò determina lo scarso utilizzo degli impianti in altri periodi orari o stagionali e quindi gli alti livelli dei costi fissi (v.) unitari.
Lo stesso accade nella stragrande maggioranza degli altri servizi pubblici. Questo problema economico determina l'intervento dello Stato anche in quei casi in cui non è esso stesso a gestire servizi pubblici; tale intervento è volto a fornire contributi alle imprese private che offrono il servizio. L'intervento pubblico non si limita però soltanto al sostegno attraverso contributi, ma si estende ad attività di controllo, determinate dall'interesse pubblico collegato a tali servizi. La regolamentazione (v.) o il controllo, attuate attraverso regimi di autorizzazione o di concessione riguarda:
— le tariffe;
— le modalità di prestazione del servizio;
— il grado di sicurezza fornito dalle aziende.