Rischio
Rischio
Possibilità che si verifichi un evento economicamente sfavorevole o dannoso, in relazione a vicende fortuite.
Il rischio è dunque un fenomeno aleatorio corrispondente ad una situazione in cui il futuro non sia prevedibile se non attraverso il calcolo delle probabilità: sia cioè suscettibile di misura. In tal senso il rischio si distingue dall'incertezza (v.), che corrisponde ad un futuro assolutamente imprevedibile, in cui non è possibile misurare la probabilità oggettiva di un dato evento, e dalla certezza, che permette una previsione con un grado di probabilità pari ad 1.
La distinzione tra rischio e incertezza è dovuta a F.H. Knight (v.), in Risk, Uncertainty and Profit, 1921, che definiva il rischio come un danno eventuale assicurabile: attraverso l'individuazione della sua frequenza, è possibile calcolare la probabilità che si verifichi e dunque assicurarsi contro di esso.
L'opposizione rischio-incertezza non è accettata da tutti gli autori e, d'altra parte, ha perso parte della sua validità in seguito all'affermarsi della teoria soggettiva della probabilità. In base ad essa non è possibile calcolare la frequenza di un fenomeno aleatorio con la sola osservazione della sua frequenza passata. Occorre tener conto, infatti, delle stime degli operatori: di conseguenza, cadrebbe anche la distinzione tra eventi assicurabili e non, poiché, essendo la valutazione del rischio soggettiva, potrebbero esservene alcuni ritenuti tecnicamente non assicurabili da certi operatori e, viceversa, assicurabili da altri.
Possibilità che si verifichi un evento economicamente sfavorevole o dannoso, in relazione a vicende fortuite.
Il rischio è dunque un fenomeno aleatorio corrispondente ad una situazione in cui il futuro non sia prevedibile se non attraverso il calcolo delle probabilità: sia cioè suscettibile di misura. In tal senso il rischio si distingue dall'incertezza (v.), che corrisponde ad un futuro assolutamente imprevedibile, in cui non è possibile misurare la probabilità oggettiva di un dato evento, e dalla certezza, che permette una previsione con un grado di probabilità pari ad 1.
La distinzione tra rischio e incertezza è dovuta a F.H. Knight (v.), in Risk, Uncertainty and Profit, 1921, che definiva il rischio come un danno eventuale assicurabile: attraverso l'individuazione della sua frequenza, è possibile calcolare la probabilità che si verifichi e dunque assicurarsi contro di esso.
L'opposizione rischio-incertezza non è accettata da tutti gli autori e, d'altra parte, ha perso parte della sua validità in seguito all'affermarsi della teoria soggettiva della probabilità. In base ad essa non è possibile calcolare la frequenza di un fenomeno aleatorio con la sola osservazione della sua frequenza passata. Occorre tener conto, infatti, delle stime degli operatori: di conseguenza, cadrebbe anche la distinzione tra eventi assicurabili e non, poiché, essendo la valutazione del rischio soggettiva, potrebbero esservene alcuni ritenuti tecnicamente non assicurabili da certi operatori e, viceversa, assicurabili da altri.