Rendita differenziale

Rendita differenziale

È il reddito che alcuni proprietari percepiscono in aggiunta alla rendita assoluta (v.).
Il concetto di rendita differenziale è stato elaborato da Ricardo (v.) nella sua opera più importante: Principi di economia politica e tassazione pubblicata nel 1817.
La teoria ricardiana della rendita può essere esemplificata da un grafico dove in ascissa sono riportate unità successive di terra (1, 2, 3, fino a n) e in ordinata la quantità di grano prodotta. Così l'appezzamento 1 produce G1 quantità di grano, l'appezzamento 2 ne rende G2 e così via. Come si vede, la quantità di grano prodotta non è uguale per tutti i suoli, poiché questi hanno una diversa fertlità: il terreno n, infatti, produce solo una quantità pari a Gn. In questa situazione, i proprietari terrieri chiedono ai fittavoli, a titolo appunto di affitto, una somma che corrisponde alla differenza tra il maggior prodotto ottenuto da tutti gli appezzamenti e il prodototto ottenuto dall'appezzamento marginale (l'ultimo messo a coltura): sul grafico, la rendita differenziale che spetta al proprietario se gli appezzamenti coltivati sono 2 (e, dunque, l'appezzamento marginale è 2) è pari al segmento G1A; se gli appezzamenti coltivati sono n, la rendita differenziale è pari a G1 E1 + G2 E2 + G3 E3…… Gn-1 En-1.

Approfondimento: Della rendita.