Principio d'inversione

Principio d'inversione

Teoria elaborata dall'economista americano di origine ungherese T. Scitovsky (v.) e che, in seno al più ampio contesto dell'economia del benessere (v.), si inserisce nella dialettica sulla redistribuzione del reddito (v.). Il punto di partenza è l'assunto di Kaldor (v.) e Hicks (v.) secondo cui un intervento redistributivo può essere giudicato positivamente se chi veda aumentare il proprio benessere sia anche in grado di compensare il danneggiato e ricavare ancora un vantaggio (v. Compensazione).
Contestando quel postulato, Scitovsky sostiene che, nella nuova situazione susseguente all'intervento redistributivo, sarebbe possibile applicare il criterio di Kaldor-Hicks anche ad un intervento che ripristini la situazione originaria, con evidenti effetti paradossali (v. Paradosso di Scitovsky); egli propone, allora, il ricorso ad un doppio criterio (inversione): un intervento redistributivo può dirsi socialmente accettabile se:
— chi si avvantaggia sia in grado di compensare il danneggiato e conservare un vantaggio residuo (criterio di Kaldor-Hicks) e
— il danneggiato non sia in grado di indurre l'avvantaggiato a non preferire più tale redistribuzione versandogli del denaro a titolo di compensazione.
La proposizione, tuttavia, lascia parecchi problemi irrisolti. Ad esempio, se giudice del proprio benessere è (e deve essere, secondo l'impostazione paretiana) il singolo, i danneggiati potrebbero ingigantire i danni potenziali al fine di accrescere le somme da ricevere come compenso.