Prezzo d'entrata
Prezzo d’entrata
Nell’ambito della politica agricola comune (v. PAC), si definisce prezzo d’entrata o prezzo soglia il prezzo minimo al quale devono essere importati i prodotti agricoli dai paesi non comunitari.
Questa misura di protezione degli agricoltori europei nei confronti della concorrenza estera si esplica attraverso l’applicazione, alle frontiere comunitarie, di prelievi (v. Prelievi agricoli) alle importazioni; ciò si verifica quando il prezzo praticato all’interno della Comunità è superiore a quello d’entrata, rendendo vantaggioso acquistare dall’estero e penalizzando il mercato interno alla Comunità. Con l’applicazione dei prelievi variabili, di importo pari alla differenza tra il prezzo mondiale e quello d’entrata, viene garantito il prezzo comunitario dei prodotti agricoli, annullando il vantaggio economico delle importazioni dai paesi terzi.
I prelievi alle importazioni vanno poi ad alimentare le risorse proprie della Comunità.
Nell’ambito della politica agricola comune (v. PAC), si definisce prezzo d’entrata o prezzo soglia il prezzo minimo al quale devono essere importati i prodotti agricoli dai paesi non comunitari.
Questa misura di protezione degli agricoltori europei nei confronti della concorrenza estera si esplica attraverso l’applicazione, alle frontiere comunitarie, di prelievi (v. Prelievi agricoli) alle importazioni; ciò si verifica quando il prezzo praticato all’interno della Comunità è superiore a quello d’entrata, rendendo vantaggioso acquistare dall’estero e penalizzando il mercato interno alla Comunità. Con l’applicazione dei prelievi variabili, di importo pari alla differenza tra il prezzo mondiale e quello d’entrata, viene garantito il prezzo comunitario dei prodotti agricoli, annullando il vantaggio economico delle importazioni dai paesi terzi.
I prelievi alle importazioni vanno poi ad alimentare le risorse proprie della Comunità.