Politica commerciale
Politica commerciale
Politica comunitaria (v.) volta a realizzare gli obiettivi commerciali degli Stati membri e fondata su principi uniformi per quanto concerne le modificazioni tariffarie, la conclusione di accordi tariffari e commerciali, l'uniformazione delle misure di liberalizzazione, la politica di esportazione, nonché le misure di difesa commerciale, tra cui quelle da attuare in casi di dumping (v.) e di sovvenzioni.
L'adozione di una politica commerciale comune è sancita dall'art. 3, lett. b) del trattato CE (v.).
Il commercio internazionale ha, infatti, sempre avuto un ruolo fondamentale nell'ambito della Comunità essendo di stimolo non solo alla crescita economica e all'aumento del benessere sociale, ma anche all'incremento delle possibilità di lavoro. I rapporti internazionali, favorendo la concorrenza, spronano i produttori ad immettere sul mercato beni qualitativamente migliori e a prezzi sempre più competitivi: i consumatori si trovano così di fronte ad un mercato sempre più vasto che offre loro un'ampia gamma di scelta.
La promozione degli scambi ha avuto come conseguenza la nascita di un'unione doganale (v.): di uno spazio, cioè, in cui è garantita la piena libertà di circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone e nel quale si è verificata la progressiva sostituzione delle tariffe nazionali con un'unica tariffa doganale verso l'esterno.
I singoli Stati, quindi, non possono più autonomamente decidere il regime commerciale da adottare nei confronti degli Stati terzi.
Politica comunitaria (v.) volta a realizzare gli obiettivi commerciali degli Stati membri e fondata su principi uniformi per quanto concerne le modificazioni tariffarie, la conclusione di accordi tariffari e commerciali, l'uniformazione delle misure di liberalizzazione, la politica di esportazione, nonché le misure di difesa commerciale, tra cui quelle da attuare in casi di dumping (v.) e di sovvenzioni.
L'adozione di una politica commerciale comune è sancita dall'art. 3, lett. b) del trattato CE (v.).
Il commercio internazionale ha, infatti, sempre avuto un ruolo fondamentale nell'ambito della Comunità essendo di stimolo non solo alla crescita economica e all'aumento del benessere sociale, ma anche all'incremento delle possibilità di lavoro. I rapporti internazionali, favorendo la concorrenza, spronano i produttori ad immettere sul mercato beni qualitativamente migliori e a prezzi sempre più competitivi: i consumatori si trovano così di fronte ad un mercato sempre più vasto che offre loro un'ampia gamma di scelta.
La promozione degli scambi ha avuto come conseguenza la nascita di un'unione doganale (v.): di uno spazio, cioè, in cui è garantita la piena libertà di circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone e nel quale si è verificata la progressiva sostituzione delle tariffe nazionali con un'unica tariffa doganale verso l'esterno.
I singoli Stati, quindi, non possono più autonomamente decidere il regime commerciale da adottare nei confronti degli Stati terzi.