Piano Vanoni
Piano Vanoni
Studio, presentato al Parlamento italiano nel 1955 dall'onorevole Vanoni, nel quale erano individuate le linee di politica economica (v.) atte a coordinare direttamente l'azione pubblica e indirettamente quella privata per risolvere alcuni fra i più urgenti problemi economici dell'Italia nel secondo dopoguerra. Ufficialmente il piano è conosciuto come Schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito in Italia nel decennio 1955-64.
I quattro obiettivi che il piano intendeva raggiungere erano:
— la creazione di quattro milioni di posti di lavoro durante il decennio 1955-64;
— la riduzione dello squilibrio esistente tra Nord e Sud;
— il pareggio della bilancia dei pagamenti da ottenere attraverso un incremento delle esportazioni;
— la ristrutturazione della distribuzione delle forze di lavoro.
Nonostante gli ostacoli di natura politica che limitarono l'attuazione del piano e nonostante il fatto che esso non fosse mai stato tradotto in legge in senso formale e sostanziale, almeno tre dei suoi obiettivi furono raggiunti.
In in quel periodo, infatti, il reddito aumentò ad un tasso superiore al 5%; all'inizio del 1962 fu raggiunta la piena occupazione (in realtà favorita da un imponente fenomeno di emigrazione) e l'andamento della bilancia dei pagamenti si mostrò molto favorevole.
Studio, presentato al Parlamento italiano nel 1955 dall'onorevole Vanoni, nel quale erano individuate le linee di politica economica (v.) atte a coordinare direttamente l'azione pubblica e indirettamente quella privata per risolvere alcuni fra i più urgenti problemi economici dell'Italia nel secondo dopoguerra. Ufficialmente il piano è conosciuto come Schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito in Italia nel decennio 1955-64.
I quattro obiettivi che il piano intendeva raggiungere erano:
— la creazione di quattro milioni di posti di lavoro durante il decennio 1955-64;
— la riduzione dello squilibrio esistente tra Nord e Sud;
— il pareggio della bilancia dei pagamenti da ottenere attraverso un incremento delle esportazioni;
— la ristrutturazione della distribuzione delle forze di lavoro.
Nonostante gli ostacoli di natura politica che limitarono l'attuazione del piano e nonostante il fatto che esso non fosse mai stato tradotto in legge in senso formale e sostanziale, almeno tre dei suoi obiettivi furono raggiunti.
In in quel periodo, infatti, il reddito aumentò ad un tasso superiore al 5%; all'inizio del 1962 fu raggiunta la piena occupazione (in realtà favorita da un imponente fenomeno di emigrazione) e l'andamento della bilancia dei pagamenti si mostrò molto favorevole.