Paradosso del risparmio
Paradosso del risparmio
Effetto negativo che può determinare sul livello di equilibrio del reddito nazionale (v.) un aumento del valore complessivo dei risparmi delle famiglie.
Il paradosso del risparmio fu un argomento utilizzato polemicamente da Keynes (v.) per dimostrare come un aumento del risparmio, lungi dal costituire una virtù nazionale, può determinare una riduzione del reddito nazionale.
Se, infatti, le famiglie decidono di destinare una quota maggiore del loro reddito al risparmio, questo sarà sottratto all'acquisto (consumo) di beni e servizi. Le imprese, a fronte di una riduzione nel livello dei consumi, dovranno necessariamente diminuire la loro produzione, determinando una prima riduzione del livello di equilibrio del PIL.
Gli effetti negativi di un aumento del risparmio si ripercuoteranno anche sugli investimenti (v.). Le imprese, infatti, in presenza di una riduzione dei consumi, tenderanno a rallentare o diminuire il ritmo dei loro investimenti futuri, generando, mediante gli effetti del moltiplicatore (v.) un'ulteriore riduzione del livello di equilibrio del reddito nazionale.
Effetto negativo che può determinare sul livello di equilibrio del reddito nazionale (v.) un aumento del valore complessivo dei risparmi delle famiglie.
Il paradosso del risparmio fu un argomento utilizzato polemicamente da Keynes (v.) per dimostrare come un aumento del risparmio, lungi dal costituire una virtù nazionale, può determinare una riduzione del reddito nazionale.
Se, infatti, le famiglie decidono di destinare una quota maggiore del loro reddito al risparmio, questo sarà sottratto all'acquisto (consumo) di beni e servizi. Le imprese, a fronte di una riduzione nel livello dei consumi, dovranno necessariamente diminuire la loro produzione, determinando una prima riduzione del livello di equilibrio del PIL.
Gli effetti negativi di un aumento del risparmio si ripercuoteranno anche sugli investimenti (v.). Le imprese, infatti, in presenza di una riduzione dei consumi, tenderanno a rallentare o diminuire il ritmo dei loro investimenti futuri, generando, mediante gli effetti del moltiplicatore (v.) un'ulteriore riduzione del livello di equilibrio del reddito nazionale.