Paradiso fiscale
Paradiso fiscale
Stato il cui ordinamento tributario è caratterizzato da aliquote molto basse o da particolari agevolazioni fiscali per i non residenti al fine di assicurare la realizzazione di insediamenti produttivi e finanziari con capitali esteri. Sovente, i soggetti agevolati sono tenuti al versamento di una somma iniziale al momento dell'iscrizione all'anagrafe tributaria dello Stato stesso.
Di tali agevolazioni si avvalgono in particolare quelle imprese che intendono svolgere attività produttive o effettuare determinate operazioni societarie senza dover sottostare al più pressante regime tributario del paese d'origine (v. Offshore).
Molto spesso, inoltre, i paradisi fiscali assicurano un'elevata segretezza del sistema bancario e finanziario e una vigilanza molto blanda sulla provenienza dei capitali: in questi casi, si parla più propriamente di paradisi bancari.
In un suo studio sul fenomeno dell'elusione fiscale (v.), la Commissione delle Comunità Europee (v.) distingue fra:
— paradisi fiscali classici, Stati caratterizzati dall'assenza di imposte dirette;
— paradisi dei Paesi ad ordinaria tassazione: si tratta di quelle giurisdizioni fiscali (previste anche da alcuni paesi della Comunità) in cui sono previsti incentivi fiscali per i soggetti non residenti;
— nuovi paradisi, che hanno acquisito una particolare specializzazione nell'offerta di servizi finanziari e legali; fra essi vanno annoverati Stati come la Svizzera, il Lussemburgo e Cipro.
Paradisi fiscali secondo il D.M. 24-4-1992
Andorra
Anguilla (Isole Leeward)
Antille Olandesi
Aruba
Bahama
Barbuda (Isole Leeward)
Bermuda
Gibuti
Grenada
Hong Kong
Isole del Canale (Guernsey, Jersey e Sark)
Isole Cayman
Isola di Man
Isole Turks e Caicos
Isole Vergini Britanniche
Liechtenstein
Macao
Nauru
Nevis (Isole Leeward)
Oman
Saint Kitts (Isole Leeward)
Seychelles
Vanuatu (Nuove Ebridi)
Western Samoa
Stato il cui ordinamento tributario è caratterizzato da aliquote molto basse o da particolari agevolazioni fiscali per i non residenti al fine di assicurare la realizzazione di insediamenti produttivi e finanziari con capitali esteri. Sovente, i soggetti agevolati sono tenuti al versamento di una somma iniziale al momento dell'iscrizione all'anagrafe tributaria dello Stato stesso.
Di tali agevolazioni si avvalgono in particolare quelle imprese che intendono svolgere attività produttive o effettuare determinate operazioni societarie senza dover sottostare al più pressante regime tributario del paese d'origine (v. Offshore).
Molto spesso, inoltre, i paradisi fiscali assicurano un'elevata segretezza del sistema bancario e finanziario e una vigilanza molto blanda sulla provenienza dei capitali: in questi casi, si parla più propriamente di paradisi bancari.
In un suo studio sul fenomeno dell'elusione fiscale (v.), la Commissione delle Comunità Europee (v.) distingue fra:
— paradisi fiscali classici, Stati caratterizzati dall'assenza di imposte dirette;
— paradisi dei Paesi ad ordinaria tassazione: si tratta di quelle giurisdizioni fiscali (previste anche da alcuni paesi della Comunità) in cui sono previsti incentivi fiscali per i soggetti non residenti;
— nuovi paradisi, che hanno acquisito una particolare specializzazione nell'offerta di servizi finanziari e legali; fra essi vanno annoverati Stati come la Svizzera, il Lussemburgo e Cipro.
Paradisi fiscali secondo il D.M. 24-4-1992
Andorra
Anguilla (Isole Leeward)
Antille Olandesi
Aruba
Bahama
Barbuda (Isole Leeward)
Bermuda
Gibuti
Grenada
Hong Kong
Isole del Canale (Guernsey, Jersey e Sark)
Isole Cayman
Isola di Man
Isole Turks e Caicos
Isole Vergini Britanniche
Liechtenstein
Macao
Nauru
Nevis (Isole Leeward)
Oman
Saint Kitts (Isole Leeward)
Seychelles
Vanuatu (Nuove Ebridi)
Western Samoa