Ottimo paretiano
Ottimo paretiano
Condizione che esiste quando, dopo aver operato tutti i possibili miglioramenti della struttura economica, si giunge ad un punto in cui è impossibile migliorare la situazione di un individuo senza compromettere il benessere di un'altra persona.
Se, infatti, fosse possibile operare dei cambiamenti nel sistema economico, trasformando beni e servizi mediante la produzione e lo scambio, e se tali cambiamenti apportassero dei benefici ad alcune persone senza tuttavia danneggiarne altre, avremmo un miglioramento dell'efficienza sociale in termini paretiani.
Nell'ipotesi contraria è possibile affermare che il sistema è socialmente efficiente: ci troviamo, in altre parole, in una situazione di ottimo parietano.
Il criterio permette di giudicare l'efficienza di stati diversi dell'economia nell'allocazione delle risorse ed inoltre evita ogni confronto interpersonale di utilità (v. Utilitarismo).
Tuttavia, il limite della teoria paretiana è quello di ignorare completamente la questione della migliore o più equa distribuzione del reddito.
Se, infatti, per esempio, il governo operasse una redistribuzione del reddito dalle classi più ricche a quelle più povere non si avrebbe alcun miglioramento, in senso paretiano, in quanto i più ricchi sarebbero danneggiati dalla manovra. Come si vede una situazione di ottimo parietano può sussistere sia quando vi è una equa distribuzione del reddito che in una situazione opposta: tuttavia una più equa distribuzione del reddito è sicuramente preferibile dal punto di vista sociale, anche se non lo è dal punto di vista dell'efficienza economica.
In caso di interventi redistributivi, perciò, alcuni economisti suggeriscono di ricorrere ad altri criteri: la costruzione di una funzione del benessere (v.) sociale o il ricorso al principio del maximin (v.).
Condizione che esiste quando, dopo aver operato tutti i possibili miglioramenti della struttura economica, si giunge ad un punto in cui è impossibile migliorare la situazione di un individuo senza compromettere il benessere di un'altra persona.
Se, infatti, fosse possibile operare dei cambiamenti nel sistema economico, trasformando beni e servizi mediante la produzione e lo scambio, e se tali cambiamenti apportassero dei benefici ad alcune persone senza tuttavia danneggiarne altre, avremmo un miglioramento dell'efficienza sociale in termini paretiani.
Nell'ipotesi contraria è possibile affermare che il sistema è socialmente efficiente: ci troviamo, in altre parole, in una situazione di ottimo parietano.
Il criterio permette di giudicare l'efficienza di stati diversi dell'economia nell'allocazione delle risorse ed inoltre evita ogni confronto interpersonale di utilità (v. Utilitarismo).
Tuttavia, il limite della teoria paretiana è quello di ignorare completamente la questione della migliore o più equa distribuzione del reddito.
Se, infatti, per esempio, il governo operasse una redistribuzione del reddito dalle classi più ricche a quelle più povere non si avrebbe alcun miglioramento, in senso paretiano, in quanto i più ricchi sarebbero danneggiati dalla manovra. Come si vede una situazione di ottimo parietano può sussistere sia quando vi è una equa distribuzione del reddito che in una situazione opposta: tuttavia una più equa distribuzione del reddito è sicuramente preferibile dal punto di vista sociale, anche se non lo è dal punto di vista dell'efficienza economica.
In caso di interventi redistributivi, perciò, alcuni economisti suggeriscono di ricorrere ad altri criteri: la costruzione di una funzione del benessere (v.) sociale o il ricorso al principio del maximin (v.).