Oro
Oro
Metallo prezioso la cui produzione è concentrata in pochi paesi (Sud Africa, Russia, Stati Uniti, Canada) che da soli assicurano i 3/4 dell'offerta mondiale.
Per secoli l'oro ha svolto la funzione di moneta, grazie alle sue particolari caratteristiche cioè:
— notevole valore intrinseco: da una parte, per la relativa scarsità e, dall'altra, per l'importanza sociale che per secoli esso ha conferito a chi ne è in possesso;
— divisibilità economica: infatti, se si divide un pezzo d'oro in tante parti, la somma dei valori delle parti è uguale al valore dell'intero pezzo;
— omogeneità: qualunque sia il luogo e il tempo nei quali è stato prodotto, l'oro presenta le stesse caratteristiche strutturali;
— inalterabilità e durata fisica nel tempo;
— relativa stabilità di valore;
— un valore relativamente alto rispetto al volume (e, quindi, agevole trasportabilità).
Riserve auree a confronto (1997)
USA 8.662
Germania 3.150
Svizzera 2.757
Francia 2.709
Italia 2.707
Olanda 896
Giappone 802
Gran Bretagna 610
Portogallo 532
Spagna 517
Belgio 507
Russia 458
Cina 423
India 423
Venezuela 379
Austria 334
Benché vi siano state sporadiche proposte volte a restituire una centralità all'oro nel sistema monetario internazionale, così come avveniva nel sistema del gold standard (v.) e, in misura minore, nel gold exchange standard (v.), attualmente vige il totale sganciamento delle valute dall'oro.
Per quanto riguarda i paesi che hanno adottato l'euro (v.), parte delle riserve auree delle BCN (v.) sono state conferite alla BCE (v.), responsabile della detenzione e della gestione delle riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri e di tutte le operazioni valutarie, in particolare di eventuali interventi sui mercati dei cambi.
La BCE ha sottoscritto l'accordo sull'oro tra le banche centrali (Central Bank Gold Agreement) concluso il 26 settembre 1999 da 15 banche centrali, fra cui quelle appartenenti all'Eurosistema (v.) in cui si afferma fra l'altro che:
— L'oro continuerà a costituire un elemento importante delle riserve monetarie mondiali.
— Le istituzioni firmatarie si impegnano a non effettuare vendite sui mercati, ad eccezione delle vendite già programmate.
— L'accordo sarà riveduto allo scadere dei cinque anni.
Per quanto riguarda più specificamente l'Italia, la L. 17-01-2000 n. 7 ha sancito la fine del monopolio dell'oro da parte dell'UIC (v.) ed esteso l'esercizio in via professionale del metallo alle banche ed a soggetti in possesso di particolari requisiti. Il provvedimento assume notevole rilievo anche perché quello orafo è uno dei settori trainanti dell'economia italiana. Basti pensare che l'Italia è il primo paese mondiale esportatore di oreficeria.
Metallo prezioso la cui produzione è concentrata in pochi paesi (Sud Africa, Russia, Stati Uniti, Canada) che da soli assicurano i 3/4 dell'offerta mondiale.
Per secoli l'oro ha svolto la funzione di moneta, grazie alle sue particolari caratteristiche cioè:
— notevole valore intrinseco: da una parte, per la relativa scarsità e, dall'altra, per l'importanza sociale che per secoli esso ha conferito a chi ne è in possesso;
— divisibilità economica: infatti, se si divide un pezzo d'oro in tante parti, la somma dei valori delle parti è uguale al valore dell'intero pezzo;
— omogeneità: qualunque sia il luogo e il tempo nei quali è stato prodotto, l'oro presenta le stesse caratteristiche strutturali;
— inalterabilità e durata fisica nel tempo;
— relativa stabilità di valore;
— un valore relativamente alto rispetto al volume (e, quindi, agevole trasportabilità).
Riserve auree a confronto (1997)
USA 8.662
Germania 3.150
Svizzera 2.757
Francia 2.709
Italia 2.707
Olanda 896
Giappone 802
Gran Bretagna 610
Portogallo 532
Spagna 517
Belgio 507
Russia 458
Cina 423
India 423
Venezuela 379
Austria 334
Benché vi siano state sporadiche proposte volte a restituire una centralità all'oro nel sistema monetario internazionale, così come avveniva nel sistema del gold standard (v.) e, in misura minore, nel gold exchange standard (v.), attualmente vige il totale sganciamento delle valute dall'oro.
Per quanto riguarda i paesi che hanno adottato l'euro (v.), parte delle riserve auree delle BCN (v.) sono state conferite alla BCE (v.), responsabile della detenzione e della gestione delle riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri e di tutte le operazioni valutarie, in particolare di eventuali interventi sui mercati dei cambi.
La BCE ha sottoscritto l'accordo sull'oro tra le banche centrali (Central Bank Gold Agreement) concluso il 26 settembre 1999 da 15 banche centrali, fra cui quelle appartenenti all'Eurosistema (v.) in cui si afferma fra l'altro che:
— L'oro continuerà a costituire un elemento importante delle riserve monetarie mondiali.
— Le istituzioni firmatarie si impegnano a non effettuare vendite sui mercati, ad eccezione delle vendite già programmate.
— L'accordo sarà riveduto allo scadere dei cinque anni.
Per quanto riguarda più specificamente l'Italia, la L. 17-01-2000 n. 7 ha sancito la fine del monopolio dell'oro da parte dell'UIC (v.) ed esteso l'esercizio in via professionale del metallo alle banche ed a soggetti in possesso di particolari requisiti. Il provvedimento assume notevole rilievo anche perché quello orafo è uno dei settori trainanti dell'economia italiana. Basti pensare che l'Italia è il primo paese mondiale esportatore di oreficeria.