Offerta di moneta
Offerta di moneta
Quantità di moneta in circolazione in un paese in un determinato periodo di tempo.
Lo stock di moneta può essere considerato:
— una variabile esogena, nel qual caso esso dipende esclusivamente dalle decisioni prese dalle autorità monetarie;
— una variabile endogena, influenzata dall'andamento delle altre variabili del sistema economico.
Sia i neoclassici (v.) che i monetaristi (v.) propendono per la prima ipotesi: poiché la moneta non influisce sulle variabili reali del sistema ma solo sul livello generale dei prezzi (v. Dicotomia neoclassica), gli operatori esprimono una domanda di moneta in termini reali; di conseguenza, lo stock di moneta nominale in circolazione non può derivare (o essere influenzato) dalla domanda di moneta ma deve essere considerato una variabile esogena.
Keynes (v.), invece, ritiene che la moneta e le forze reali del sistema siano intimamente correlate: una politica monetaria troppo restrittiva, per esempio, può creare sfiducia negli operatori, spingendoli ad abbandonare le attività reali in favore della liquidità (v. Trappola della liquidità). Se la quantità di moneta influenza gli investimenti reali, essa non può essere considerata una variabile esogena (il cui ammontare, cioè, dipende solo dalle scelte delle autorità monetarie).
L'argomento è stato ripreso ed approfondito dai seguaci dell'economista inglese: secondo i post-keynesiani (v.), e in particolar modo per Kaldor (v.), infatti, le autorità monetarie non hanno il potere di controllare la quantità di moneta offerta. Ciò è riconducibile a ragioni sociali, politiche ed ovviamente economiche.
Tra queste ultime la più significativa appare il collegamento del sistema monetario con quello creditizio che trasforma il concetto di moneta in quello più ampio di liquidità.
Nei sistemi economici moderni, infatti, l'alta liquidità di talune attività finanziarie le rende particolarmente appetibili, esse entrano a far parte del portafoglio del pubblico influenzando inevitabilmente l'offerta di moneta. L'ammontare di moneta offerta dipenderà, quindi, dalla sua domanda.
Quantità di moneta in circolazione in un paese in un determinato periodo di tempo.
Lo stock di moneta può essere considerato:
— una variabile esogena, nel qual caso esso dipende esclusivamente dalle decisioni prese dalle autorità monetarie;
— una variabile endogena, influenzata dall'andamento delle altre variabili del sistema economico.
Sia i neoclassici (v.) che i monetaristi (v.) propendono per la prima ipotesi: poiché la moneta non influisce sulle variabili reali del sistema ma solo sul livello generale dei prezzi (v. Dicotomia neoclassica), gli operatori esprimono una domanda di moneta in termini reali; di conseguenza, lo stock di moneta nominale in circolazione non può derivare (o essere influenzato) dalla domanda di moneta ma deve essere considerato una variabile esogena.
Keynes (v.), invece, ritiene che la moneta e le forze reali del sistema siano intimamente correlate: una politica monetaria troppo restrittiva, per esempio, può creare sfiducia negli operatori, spingendoli ad abbandonare le attività reali in favore della liquidità (v. Trappola della liquidità). Se la quantità di moneta influenza gli investimenti reali, essa non può essere considerata una variabile esogena (il cui ammontare, cioè, dipende solo dalle scelte delle autorità monetarie).
L'argomento è stato ripreso ed approfondito dai seguaci dell'economista inglese: secondo i post-keynesiani (v.), e in particolar modo per Kaldor (v.), infatti, le autorità monetarie non hanno il potere di controllare la quantità di moneta offerta. Ciò è riconducibile a ragioni sociali, politiche ed ovviamente economiche.
Tra queste ultime la più significativa appare il collegamento del sistema monetario con quello creditizio che trasforma il concetto di moneta in quello più ampio di liquidità.
Nei sistemi economici moderni, infatti, l'alta liquidità di talune attività finanziarie le rende particolarmente appetibili, esse entrano a far parte del portafoglio del pubblico influenzando inevitabilmente l'offerta di moneta. L'ammontare di moneta offerta dipenderà, quindi, dalla sua domanda.