Ofelimità

Ofelimità

Espressione, introdotta da Vilfredo Pareto (v.), che indica la soddisfazione che ogni individuo trae dal godimento di un determinato bene.
Nelle intenzioni di Pareto il termine doveva sostituire quello di utilità (v.) in quanto a differenza di quest'ultimo non implica alcuna valutazione sociale sul grado di soddisfazione derivante dal consumo di un dato bene.
Un bene può avere la caratteristica dell'ofelimità anche se non presenta alcuna utilità (è il caso del tabacco); ciò che realmente è importante è il grado di soddisfazione che può ricevere l'individuo del suo uso o della sua detenzione. Partendo da queste affermazioni, Pareto precisa che «ciò che può ammettersi è la confrontabilità delle utilità: vale a dire la precisazione che un bene è utile quanto un altro, o più o meno». Dunque, ogni individuo, a seconda dei propri gusti, tendenze o aspirazioni, può considerare un dato bene più utile di un altro o preferire una data combinazione di due beni ad un'altra.
Il concetto di ofelimità costituisce l'idea fondamentale su cui saranno successivamente elaborate le curve d'indifferenza (v.).