Nuovo ordine economico internazionale
Nuovo ordine economico internazionale
Espressione utilizzata per indicare un diverso modo di porsi nei rapporti economici tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo (v. PVS).
Per la sua realizzazione, i paesi in via di sviluppo hanno proposto l'adozione di una serie di misure tra cui:
— la conclusione di accordi internazionali tra paesi produttori e paesi consumatori (nazioni industrializzate) in modo da controllare eventuali ribassi nei prezzi dei manufatti esportati, permettendo una migliore gestione dell'offerta;
— la riduzione ed al limite la soppressione, da parte dei paesi industrializzati, dei diritti doganali sulle importazioni dei prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo, al fine di facilitarne l'industrializzazione;
— la modifica delle condizioni che regolano il trasferimento delle innovazioni tecnologiche dai paesi sviluppati verso i paesi in via di sviluppo. A tal proposito è stata proposta la creazione di un apposito codice di comportamento che disciplini l'utilizzazione automatica delle tecnologie esistenti, il divieto di pratiche come la restrizione delle esportazioni, ecc.;
— l'aumento della quota del prodotto interno lordo (v. PIL) dei paesi industrializzati da destinare ai paesi in via di sviluppo;
— la riduzione dei tassi d'interesse (v.) sul debito estero (v.) e la concessione di una moratoria per i paesi più indebitati.
Espressione utilizzata per indicare un diverso modo di porsi nei rapporti economici tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo (v. PVS).
Per la sua realizzazione, i paesi in via di sviluppo hanno proposto l'adozione di una serie di misure tra cui:
— la conclusione di accordi internazionali tra paesi produttori e paesi consumatori (nazioni industrializzate) in modo da controllare eventuali ribassi nei prezzi dei manufatti esportati, permettendo una migliore gestione dell'offerta;
— la riduzione ed al limite la soppressione, da parte dei paesi industrializzati, dei diritti doganali sulle importazioni dei prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo, al fine di facilitarne l'industrializzazione;
— la modifica delle condizioni che regolano il trasferimento delle innovazioni tecnologiche dai paesi sviluppati verso i paesi in via di sviluppo. A tal proposito è stata proposta la creazione di un apposito codice di comportamento che disciplini l'utilizzazione automatica delle tecnologie esistenti, il divieto di pratiche come la restrizione delle esportazioni, ecc.;
— l'aumento della quota del prodotto interno lordo (v. PIL) dei paesi industrializzati da destinare ai paesi in via di sviluppo;
— la riduzione dei tassi d'interesse (v.) sul debito estero (v.) e la concessione di una moratoria per i paesi più indebitati.