Moral hazard
Moral hazard [rischio soggettivo]
Situazione in cui una delle parti, dopo la stipulazione del contratto, ha la possibilità di agire in modo tale da ledere gli interessi dell'altro contraente poiché quest'ultimo non è in grado di osservare le azioni del primo. Tale peculiare situazione di informazione asimmetrica (v.) è dunque connessa alla possibilità di compiere una c.d. azione nascosta (v.).
Tipici esempi di contratti in cui si verificano fenomeni di moral hazard sono quelli assicurativi: dopo la stipula, l'assicurato può modificare il proprio comportamento e mostrarsi meno diligente o meno vigile. Poiché non è possibile, per le imprese assicurative, osservare direttamente il comportamento di ciascun individuo, esse non possono discriminare efficacemente il premio, con conseguente fallimento del mercato (v.) ed una inefficiente allocazione delle risorse (v.): infatti, nel punto di equilibrio, i consumatori sarebbero disposti ad acquistare una quantità maggiore di servizi assicurativi e le imprese assicurative sarebbero disposte ad offrirli a patto che i consumatori non mutino il proprio atteggiamento. Se tale maggiore offerta si realizzasse, però, proprio un mutato comportamento sarebbe una scelta razionale da parte del consumatore.
Situazione in cui una delle parti, dopo la stipulazione del contratto, ha la possibilità di agire in modo tale da ledere gli interessi dell'altro contraente poiché quest'ultimo non è in grado di osservare le azioni del primo. Tale peculiare situazione di informazione asimmetrica (v.) è dunque connessa alla possibilità di compiere una c.d. azione nascosta (v.).
Tipici esempi di contratti in cui si verificano fenomeni di moral hazard sono quelli assicurativi: dopo la stipula, l'assicurato può modificare il proprio comportamento e mostrarsi meno diligente o meno vigile. Poiché non è possibile, per le imprese assicurative, osservare direttamente il comportamento di ciascun individuo, esse non possono discriminare efficacemente il premio, con conseguente fallimento del mercato (v.) ed una inefficiente allocazione delle risorse (v.): infatti, nel punto di equilibrio, i consumatori sarebbero disposti ad acquistare una quantità maggiore di servizi assicurativi e le imprese assicurative sarebbero disposte ad offrirli a patto che i consumatori non mutino il proprio atteggiamento. Se tale maggiore offerta si realizzasse, però, proprio un mutato comportamento sarebbe una scelta razionale da parte del consumatore.