Modello economico

Modello economico

Rappresentazione astratta e semplificata di un processo economico, espresso nella forma di equazioni matematiche.
In base ad una distinzione che corrisponde a quella ormai classica fra ramo positivo (l'economia politica) e ramo normativo (la politica economica) delle scienze economiche un modello economico può essere: analitico, se descrive ed analizza la realtà economica come essa appare (il modello neoclassico, keynesiano ecc.), oppure può assumere la forma di un modello di strategia, tipico della politica economica, che individua gli strumenti da utilizzare per raggiungere determinati obiettivi.
Come afferma Tinbergen (v.), il modello strategico può essere considerato, in un certo senso, l'inverso del modello analitico: quest'ultimo suppone noti tutti gli elementi esterni, mentre nel modello strategico queste grandezze vengono considerate degli obiettivi (si ha cioè il passaggio da variabili ad incognite).
Un modello economico è l'espressione delle relazioni fra variabili economiche. Si definiscono variabili quegli elementi del modello che, nel periodo di tempo considerato, possono assumere valori diversi. Le variabili possono essere distinte in:
variabili endogene, sono quelle il cui valore è logicamente spiegato;
variabili esogene, ovvero quelle in cui il valore è già noto (è un dato) oppure è controllabile dall'operatore; esse concorrono a definire il fenomeno analizzato ma non ne sono influenzate.
A loro volta le variabili endogene possono essere:
variabili obiettivo, se l'autorità di politica economica ha interesse a che esse assumano un determinato valore;
variabili irrilevanti, se esse sono ritenute dal policy maker ininfluenti al momento per gli obiettivi prefissati.
Le variabili esogene, invece, possono distinguersi in:
variabili strumentali, controllabili dagli agenti della politica economica;
variabili date, non influenzabili dai policy makers perché corrispondenti a grandezze che per diversi motivi (fisici, politici, naturali ecc.) non possono essere alterati.
Gli elementi del modello che, nel periodo di tempo considerato, rimangono costanti sono detti parametri: essi esprimono modelli di comportamento degli agenti economici o assetti istituzionali e quindi possono essere considerati stabili. D'altra parte, non sempre è facile distinguere una variabile da un parametro: se quest'ultimo (come nel caso delle aliquote IVA o del coefficiente di riserva obbligatoria) è sotto il diretto controllo dell'autorità economica, esso potrà essere variato in funzione degli obiettivi prefissati.
La distinzione fra modelli di analisi e di strategia non è l'unica possibile. Così, ad esempio, si è soliti parlare di modello aperto o chiuso (a seconda che siano considerate le relazioni economiche con l'estero), di modello deterministico (v.) o stocastico, modello statico (v.) o dinamico e così via.
Particolare importanza, soprattutto per il suo utilizzo nella politica economica, riveste la distinzione fra modello in forma strutturale (v.) e modello in forma ridotta (v.).

Vedi tabella
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