Incidenza dell'imposta in concorrenza perfetta

Incidenza dell'imposta in concorrenza perfetta

In questo tipo di mercato così come in monopolio, oligopolio e in concorrenza imperfetta l'incidenza dell'imposta (v.) dipende in larga misura dalla forma della curva di domanda e di offerta. Ipotizzando che nel mercato in esame la produzione avvenga a costi costanti, cioè che il costo unitario non vari al variare della quantità totale prodotta, l'introduzione, ad esempio, di un'imposta specifica (v.) produce uno spostamento verso l'alto del punto dell'equilibrio iniziale. A quest'ultimo corrisponderà un aumento del prezzo pari all'intero ammontare dell'imposta, e una diminuzione della quantità domandata che dipende dall'elasticità della curva di domanda. Ciò significa che in concorrenza perfetta, con costi costanti, l'imposta si trasferisce (v. Traslazione dell'imposta) interamente sul consumatore.
Se i costi unitari di produzione sono crescenti (come avviene normalmente), il prezzo di mercato aumenta in misura minore dell'imposta, e quindi essa si trasferisce parzialmente. Ciò perché il nuovo prezzo di mercato (comprensivo dell'imposta) provocherà una diminuzione della domanda e quindi della produzione; ma se la produzione diminuisce, anche i costi unitari si ridurranno, appunto perché i costi totali di produzione sono crescenti, e quindi ci sarà una parziale compensazione dell'onere dell'imposta.
Infine, se i costi unitari di produzione sono decrescenti, il prezzo di mercato aumenta più dell'imposta, e quindi essa si trasferisce totalmente (anzi, l'imprenditore gode di una rendita fiscale, in quanto il prezzo aumenta in misura maggiore rispetto all'imposta). Ciò perché la diminuzione della quantità prodotta determina maggiori costi unitari, e il nuovo prezzo è superiore al prezzo precedente aumentato dell'imposta.
In linea generale si può dire che in libera concorrenza l'imposta generale incide sui produttori mentre quella speciale può essere parzialmente o totalmente trasferita sui consumatori.
Incide, infatti, sulla traslazione la maggiore o minore facilità con cui i capitali possono essere trasferiti dal settore produttivo colpito dall'imposta a quelli non colpiti. Nella moderna realtà industriale, caratterizzata da grandi imprese con ingenti investimenti produttivi, non è semplice trasferire capitali da un settore all'altro, e quindi il processo di traslazione è tutt'altro che facile. Tuttavia, si può dire che in regime di libera concorrenza la traslazione dell'imposta è tanto più facile, quanto maggiore è la mobilità dei capitali.


Incidenza dell'imposta in concorrenza perfetta


Nelle figure sottostanti si analizza la traslazione dell'imposta nei casi di costi crescenti (fig. a), costi costanti (fig. b) e costi decrescenti (fig. c).
Come si è detto, l'introduzione dell'imposta sposta verso l'alto la linea dei costi marginali, che passano da Cm a Cm'.
Se i costi sono crescenti (caso normale) la quantità scende da OQ a OR e il prezzo sale da OP a OS. L'imposta in parte si trasferisce sui consumatori (nella misura del segmento GH), e in parte resta a carico dell'impresa (nella misura del segmento HF).
Se i costi sono costanti, il prezzo aumenta da OP a OS, nella stessa misura dell'imposta: si ha quindi traslazione totale.
Se i costi sono descrescenti il prezzo aumenta da OP a OS, in misura maggiore dell'ammontare dell'imposta.