Impresa pubblica
Impresa pubblica
Impresa il cui capitale o patrimonio sia stato conferito in tutto o in parte dallo Stato o da altro ente pubblico (v.).
Le principali ragioni che spingono alla creazione delle imprese pubbliche sono:
— la necessità di evitare la costituzione di monopoli privati nell'esercizio di quei servizi i quali debbono essere accessibili a tutti, come nel caso dell'illuminazione, dei servizi autofilotranviari e dell'approvvigionamento di acqua, energia elettrica ecc. nei centri cittadini;
— l'assunzione di iniziative che necessitino di massicci investimenti o che richiedano un enorme capitale fisso, come i servizi ferroviari, le autostrade, le telecomunicazioni;
— la necessità di raggiungere finalità extraeconomiche, come nel caso delle ferrovie, che debbono essere gestite anche per tratti non produttivi. Infatti, le linee che trasportano un numero esiguo di viaggiatori verrebbero prima o poi disattivate se l'impresa ferroviaria fosse gestita da privati.
L'impresa pubblica è esercitata mediante diverse forme di gestione:
— uffici dell'organico dell'ente con gestione a carico del bilancio dello Stato. È questa una forma poco diffusa;
— azienda autonoma (v.) appositamente istituita dalla Pubblica Amministrazione. Tale azienda si giova di una propria autonomia amministrativa, finanziaria e contabile, ed è presieduta dal Ministro competente e formata da personale munito di particolare competenza;
— ente pubblico economico (EPE), che costituisce una particolare categoria di ente pubblico che opera non in regime di diritto amministrativo bensì di diritto privato.
Tali enti hanno ad oggetto esclusivo o principale l'esercizio di un'impresa commerciale; quest'ultimo costituisce compito istituzionale dell'ente ed è, di regola, strumentale per la realizzazione di interessi pubblici.
Gli EPE hanno, oltre all'autonomia finanziaria, una vera e propria personalità giuridica distinta dalla P.A., mentre di solito le aziende autonome non hanno una propria personalità giuridica. Un esempio di ente pubblico economico è costituito dall'Ente nazionale per le strade (ex ANAS);
— azionariato pubblico, con il quale si affida l'esercizio di una pubblica impresa ad un ente pubblico con la struttura di S.p.A. il cui pacchetto azionario è, parzialmente o totalmente, di proprietà dell'ente pubblico. Tali imprese sono rette e disciplinate dalle norme comuni delle società commerciali.
Il ricorso all'impresa pubblica per la fornitura di beni o servizi è andato, però, nel corso del tempo scemando, perché si è resa sempre più palese la constatazione che nell'impresa pubblica mancavano gli incentivi alla minimizzazione (v.) dei costi e al miglioramento della qualità. Ciò ha spinto ad affidare ad imprese private la fornitura di determinati servizi pubblici seguendo diverse procedure, tra le quali le più utilizzate sono: il contracting out (v.) e il franchising (v.).
In Italia, molte imprese pubbliche sono state oggetto di privatizzazioni (v.) nel corso degli anni Novanta.
Approfondimento: Le origini dell'impresa pubblica.
Impresa il cui capitale o patrimonio sia stato conferito in tutto o in parte dallo Stato o da altro ente pubblico (v.).
Le principali ragioni che spingono alla creazione delle imprese pubbliche sono:
— la necessità di evitare la costituzione di monopoli privati nell'esercizio di quei servizi i quali debbono essere accessibili a tutti, come nel caso dell'illuminazione, dei servizi autofilotranviari e dell'approvvigionamento di acqua, energia elettrica ecc. nei centri cittadini;
— l'assunzione di iniziative che necessitino di massicci investimenti o che richiedano un enorme capitale fisso, come i servizi ferroviari, le autostrade, le telecomunicazioni;
— la necessità di raggiungere finalità extraeconomiche, come nel caso delle ferrovie, che debbono essere gestite anche per tratti non produttivi. Infatti, le linee che trasportano un numero esiguo di viaggiatori verrebbero prima o poi disattivate se l'impresa ferroviaria fosse gestita da privati.
L'impresa pubblica è esercitata mediante diverse forme di gestione:
— uffici dell'organico dell'ente con gestione a carico del bilancio dello Stato. È questa una forma poco diffusa;
— azienda autonoma (v.) appositamente istituita dalla Pubblica Amministrazione. Tale azienda si giova di una propria autonomia amministrativa, finanziaria e contabile, ed è presieduta dal Ministro competente e formata da personale munito di particolare competenza;
— ente pubblico economico (EPE), che costituisce una particolare categoria di ente pubblico che opera non in regime di diritto amministrativo bensì di diritto privato.
Tali enti hanno ad oggetto esclusivo o principale l'esercizio di un'impresa commerciale; quest'ultimo costituisce compito istituzionale dell'ente ed è, di regola, strumentale per la realizzazione di interessi pubblici.
Gli EPE hanno, oltre all'autonomia finanziaria, una vera e propria personalità giuridica distinta dalla P.A., mentre di solito le aziende autonome non hanno una propria personalità giuridica. Un esempio di ente pubblico economico è costituito dall'Ente nazionale per le strade (ex ANAS);
— azionariato pubblico, con il quale si affida l'esercizio di una pubblica impresa ad un ente pubblico con la struttura di S.p.A. il cui pacchetto azionario è, parzialmente o totalmente, di proprietà dell'ente pubblico. Tali imprese sono rette e disciplinate dalle norme comuni delle società commerciali.
Il ricorso all'impresa pubblica per la fornitura di beni o servizi è andato, però, nel corso del tempo scemando, perché si è resa sempre più palese la constatazione che nell'impresa pubblica mancavano gli incentivi alla minimizzazione (v.) dei costi e al miglioramento della qualità. Ciò ha spinto ad affidare ad imprese private la fornitura di determinati servizi pubblici seguendo diverse procedure, tra le quali le più utilizzate sono: il contracting out (v.) e il franchising (v.).
In Italia, molte imprese pubbliche sono state oggetto di privatizzazioni (v.) nel corso degli anni Novanta.
Approfondimento: Le origini dell'impresa pubblica.