Household economics
Household economics [economia della famiglia]
Teoria che ha in G. Becker (v.) il suo anticipatore e che applica l'analisi microeconomica sia alle scelte concernenti la formazione e lo scioglimento della famiglia, la procreazione e la suddivisione dei compiti nell'ambito del nucleo familiare, sia ai rapporti intercorrenti tra le famiglie e lo Stato.
Alla base della household economics vi è la concezione della famiglia come coalizione per produrre in maniera più efficiente, con un guadagno superiore al costo opportunità (v.) di restare single, beni e servizi materiali (cibo, alloggio ecc.) e immateriali (sicurezza, compagnia, affetto ecc.). L'approccio adottato dalla household economics consente di applicare alla famiglia numerosi concetti microeconomici come quello dell'utilità (v.), concepita come utilità individuale, che ciascun componente tenderà a rendere massima, e quello della teoria dei costi comparati (v.) in base alla quale ogni membro della famiglia si specializzerà nell'esecuzione di quei compiti in cui realizza una maggiore produttività relativa. L'assenza di possibili conflitti di interessi nella household economics viene data per scontata o risolta mediante il principio che G. Becker ha definito come del dittatore benevolo; mentre modelli più sofisticati descrivono l'assetto familiare come un equilibrio di strategie (v. Equilibrio di Nash).
La stessa procreazione è oggetto di attenzione della household economics la quale sostiene che il fenomeno della diminuzione delle nascite in quelle famiglie in cui le donne lavoratrici percepiscono un reddito piuttosto elevato è spiegabile in base alla legge della domanda: quando il costo sostenuto per la produzione di un bambino (costo che è misurato in termini del valore del tempo impiegato dai membri adulti della famiglia, principalmente la madre) aumenta, la domanda degli stessi diminuisce.
La household economics evidenzia anche gli effetti esplicati sul nucleo familiare dal diritto di famiglia (in particolare dalla legislazione sul divorzio), dalle strutture sociali (quali asili-nido, scuola gratuita ecc.) e dalla parità salariale (dimensione e composizione, specializzazione nelle attività nell'ambito familiare ecc.).
La household economics descrive, infine, la funzione di banca della famiglia attraverso scambi generazionali in grado di limare la ciclicità dei consumi durante il proprio ciclo vitale (v. Teoria del ciclo vitale).
Teoria che ha in G. Becker (v.) il suo anticipatore e che applica l'analisi microeconomica sia alle scelte concernenti la formazione e lo scioglimento della famiglia, la procreazione e la suddivisione dei compiti nell'ambito del nucleo familiare, sia ai rapporti intercorrenti tra le famiglie e lo Stato.
Alla base della household economics vi è la concezione della famiglia come coalizione per produrre in maniera più efficiente, con un guadagno superiore al costo opportunità (v.) di restare single, beni e servizi materiali (cibo, alloggio ecc.) e immateriali (sicurezza, compagnia, affetto ecc.). L'approccio adottato dalla household economics consente di applicare alla famiglia numerosi concetti microeconomici come quello dell'utilità (v.), concepita come utilità individuale, che ciascun componente tenderà a rendere massima, e quello della teoria dei costi comparati (v.) in base alla quale ogni membro della famiglia si specializzerà nell'esecuzione di quei compiti in cui realizza una maggiore produttività relativa. L'assenza di possibili conflitti di interessi nella household economics viene data per scontata o risolta mediante il principio che G. Becker ha definito come del dittatore benevolo; mentre modelli più sofisticati descrivono l'assetto familiare come un equilibrio di strategie (v. Equilibrio di Nash).
La stessa procreazione è oggetto di attenzione della household economics la quale sostiene che il fenomeno della diminuzione delle nascite in quelle famiglie in cui le donne lavoratrici percepiscono un reddito piuttosto elevato è spiegabile in base alla legge della domanda: quando il costo sostenuto per la produzione di un bambino (costo che è misurato in termini del valore del tempo impiegato dai membri adulti della famiglia, principalmente la madre) aumenta, la domanda degli stessi diminuisce.
La household economics evidenzia anche gli effetti esplicati sul nucleo familiare dal diritto di famiglia (in particolare dalla legislazione sul divorzio), dalle strutture sociali (quali asili-nido, scuola gratuita ecc.) e dalla parità salariale (dimensione e composizione, specializzazione nelle attività nell'ambito familiare ecc.).
La household economics descrive, infine, la funzione di banca della famiglia attraverso scambi generazionali in grado di limare la ciclicità dei consumi durante il proprio ciclo vitale (v. Teoria del ciclo vitale).