Harsanyi, John
Harsanyi, John
(Budapest, 1920)
Economista ungherese. Nel 1956, in seguito all'invasione di Budapest da parte sovietica, si rifugia negli Stati Uniti, ove diventerà docente alla Berkley University. Continuatore dell'opera di J. Von Neuman (v.) e O. Morgenstern (v.), nel 1994 l'Accademia svedese delle scienze gli conferisce il Nobel per l'economia (che condivide con J. Nash e R. Selten), per le formulazioni sulla teoria dei giochi (v. Game theory) non cooperativi.
L'approccio di J. Harsanyi all'analisi delle azioni economicamente rilevanti ha fatto e fa discutere per le sue implicazioni di carattere filosofico: i motivi sono facilmente comprensibili. Secondo l'economista, infatti, i comportamenti umani razionali, più che conseguenza di cause socio-antropologiche, sono funzione di principi individualistici e assiomatici (parimenti a ciò che avviene nei giochi non cooperativi, in cui ogni giocatore decide prescindendo dagli altri) e, in quanto tali, riconducibili a configurazioni di tipo matematico.
(Budapest, 1920)
Economista ungherese. Nel 1956, in seguito all'invasione di Budapest da parte sovietica, si rifugia negli Stati Uniti, ove diventerà docente alla Berkley University. Continuatore dell'opera di J. Von Neuman (v.) e O. Morgenstern (v.), nel 1994 l'Accademia svedese delle scienze gli conferisce il Nobel per l'economia (che condivide con J. Nash e R. Selten), per le formulazioni sulla teoria dei giochi (v. Game theory) non cooperativi.
L'approccio di J. Harsanyi all'analisi delle azioni economicamente rilevanti ha fatto e fa discutere per le sue implicazioni di carattere filosofico: i motivi sono facilmente comprensibili. Secondo l'economista, infatti, i comportamenti umani razionali, più che conseguenza di cause socio-antropologiche, sono funzione di principi individualistici e assiomatici (parimenti a ciò che avviene nei giochi non cooperativi, in cui ogni giocatore decide prescindendo dagli altri) e, in quanto tali, riconducibili a configurazioni di tipo matematico.