Futures

Futures

Contratti posti in essere quando le parti concordano subito la quantità ed il prezzo, ma stabiliscono di differirne l'esecuzione ad una data futura. Un'operazione di questo tipo viene definita «a termine» e, a seconda del tipo di bene scambiato, parliamo di:
financial futures (v.), se i beni scambiati sono prodotti finanziari come titoli, valute, monete, metalli preziosi ecc.;
commodity futures, se hanno per oggetto l'acquisto o la vendita di beni reali, come cereali, cacao ed in genere le materie prime.
I futures sono scambiati sui mercati regolamentati (v.) ed i loro prezzi sono buoni indicatori delle prospettive sui mercati per consegna immediata. In particolare, sono contratti di tipo standardizzato, le cui caratteristiche sono definite dalle autorità di mercato nel senso che gli investitori non possono determinare autonomamente le caratteristiche del contratto, ma devono selezionare fra i contratti scambiati sul mercato quello più idoneo a soddisfare le loro esigenze.
I contratti futures tutelano le parti dal rischio di insolvenza in quanto passano attraverso la negoziazione della Cassa di compensazione e garanzia (v.) che si pone come controparte sia del venditore che del compratore garantendo il buon fine delle operazioni tramite la riscossione del margine di garanzia.
Il prezzo pattuito al momento della stipulazione del contratto rimane fermo per tutta la durata del rapporto; non si tiene, quindi, conto delle variazioni intervenute nel prezzo del bene dal momento dell'assunzione dell'impegno a quello della sua effettiva esecuzione, variazione che può essere al ribasso o al rialzo. Chiaramente otterrà un risultato positivo solo chi avrà previsto correttamente l'andamento dei prezzi: i futures costituiscono, quindi, strumenti altamente rischiosi e, molto sofisticati.