Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato
Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato
Conto del Ministero del Tesoro presso la Banca d'Italia, il cui scopo è quello di ridurre, tramite rimborso o riacquisto, lo stock dei titoli di Stato (v.) in circolazione (v. Ammortamento del debito pubblico). Istituito dalla L. 27 ottobre 1993, n. 432, il Fondo è operativo dal 1995: ad esso sono destinati i proventi delle privatizzazioni (v.), il gettito derivante da entrate straordinarie ed altre eventuali assegnazioni. Le somme depositate nel Fondo, somme su cui la Banca d'Italia corrisponde ogni semestre un tasso d'interesse pari a quello medio dei BOT (v.) semestrali, possono essere utilizzate per:
— l'acquisto di titoli di Stato in circolazione (c.d. buy-back);
— il rimborso di titoli in scadenza.
Le operazioni di buy-back (secondo il D.M. 21 luglio 2000), possono essere effettuate:
— tramite incarico, conferito dal Ministro del Tesoro alla Banca d'Italia o ai superprimary dealers (v.), con l'indicazione del prezzo massimo accoglibile;
— tramite asta competitiva (v.) riservata ai superprimary che intervengono per conto proprio e della clientela. In questa c.d. reserve auction (o asta al contrario) ogni operatore presenta tre offerte per ogni tipo di titolo indicando il capitale nominale del titolo stesso ed il prezzo richiesto.
Conto del Ministero del Tesoro presso la Banca d'Italia, il cui scopo è quello di ridurre, tramite rimborso o riacquisto, lo stock dei titoli di Stato (v.) in circolazione (v. Ammortamento del debito pubblico). Istituito dalla L. 27 ottobre 1993, n. 432, il Fondo è operativo dal 1995: ad esso sono destinati i proventi delle privatizzazioni (v.), il gettito derivante da entrate straordinarie ed altre eventuali assegnazioni. Le somme depositate nel Fondo, somme su cui la Banca d'Italia corrisponde ogni semestre un tasso d'interesse pari a quello medio dei BOT (v.) semestrali, possono essere utilizzate per:
— l'acquisto di titoli di Stato in circolazione (c.d. buy-back);
— il rimborso di titoli in scadenza.
Le operazioni di buy-back (secondo il D.M. 21 luglio 2000), possono essere effettuate:
— tramite incarico, conferito dal Ministro del Tesoro alla Banca d'Italia o ai superprimary dealers (v.), con l'indicazione del prezzo massimo accoglibile;
— tramite asta competitiva (v.) riservata ai superprimary che intervengono per conto proprio e della clientela. In questa c.d. reserve auction (o asta al contrario) ogni operatore presenta tre offerte per ogni tipo di titolo indicando il capitale nominale del titolo stesso ed il prezzo richiesto.