Evasione fiscale

Evasione fiscale

È la violazione degli obblighi tributari che si risolve in un illecito tributario: può configurarsi come occultamento delle merci assoggettate alle imposte sui consumi (contrabbando) o come frode fiscale (falsificazioni contabili per aumentare le spese sostenute e diminuire i ricavi, creazioni di società di comodo ecc.). A partire dalla fine degli anni Sessanta, dopo i pionieristici studi di Becker (v.) sull'analisi economica delle attività criminali, si sono succeduti gli studi sull'evasione considerata come una vera e propria azione economica: essa, infatti, risulterebbe frutto di un calcolo del contribuente che porrebbe a confronto:
— il beneficio derivante dal mancato pagamento dell'imposta;
— il costo connesso a tale comportamento, costituito dalle sanzioni cui l'evasore si espone e dalla probabilità che esse gli siano effettivamente comminate.
Posto in tal modo, l'atto dell'evadere le imposte risulta un problema di massimizzazione dell'utilità attesa in condizioni di incertezza influenzate dalla propensione al rischio da parte del contribuente, dal suo livello di reddito e dall'efficienza dell'amministrazione finanziaria. Questi studi non sono però pervenuti a conclusioni unanimemente accettate, soprattutto per quanto riguarda gli effetti di una variazione dell'aliquota di imposta (v.) sull'ammontare delle imposte evase.
Problemi altrettanto complessi presenta anche una stima degli effetti dell'evasione (ingiustizie distributive, effetti distorsivi sull'allocazione delle risorse, impatti sull'accumulazione del debito pubblico) sull'intero sistema economico. Tale difficoltà intimamente connessa alla difficoltà di stimare il livello dell'evasione fiscale, sia che questa stima avvenga con metodi diretti che con metodi indiretti. Tra i metodi diretti più diffusi vi sono l'auditing fiscale (v.) di un campione di contribuenti (l'amministrazione finanziaria svolge verifiche ed accertamenti contabili su un particolare gruppo di contribuenti) e le interviste campionarie (le cui affidabilità appare, però, dubbia).
Tra gli approcci indiretti si ricordano, invece:
— le analisi di eventuali discrepanze fra il reddito e le spese (i due valori, calcolati separatamente, dovrebbero coincidere in assenza di evasione);
— le analisi delle discordanze fra dati statistici e dati fiscali (come nella tabella di seguito proposta);
— gli studi sulle giacenze monetarie, partendo dal presupposto che gli evasori, ed in generale gli operatori dell'economia sommersa (v.), preferiscano effettuare le loro transazioni in contanti.
Questo metodo, che è anche il più utilizzato, pone a confronto il volume dei pagamenti monetari con quello dei conti correnti o, in altre formulazioni, il valore totale delle transazioni con il PNL della contabilità nazionale.
Nonostante la sempre maggiore raffinatezza degli strumenti impiegati, una stima attendibile del fenomeno è ancora impossibile, come è evidente dalla disparità di risultati ottenuti con i diversi metodi.

Vedi tabella
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