Elusione fiscale
Elusione fiscale
Meccanismo attraverso il quale il contribuente mira ad evitare, ricorrendo ad opportune scappatoie al limite della legalità, il prelievo tributario a suo carico.
Il fenomeno consiste nello sfruttamento delle smagliature delle norme tributarie al fine di realizzare un consistente risparmio d'imposta. Ad esempio, per conseguire un certo risultato economico, un soggetto può adottare in luogo della prevista forma contrattuale tipica una forma contrattuale anomala che raggiunga gli stessi effetti con un minor carico fiscale (ad esempio può stipulare un mandato a vendere con procura irrevocabile invece di un contratto di compravendita).
I comportamenti elusivi possono essere neutralizzati ricorrendo a tre diversi meccanismi difensivi: introdurre un'ampia casistica di presunzioni legali, volte ad individuare il fatto tassabile; abrogare o modificare norme tributarie eccessivamente permissive; applicare sanzioni amministrative o penali ai fenomeni elusivi.
Problemi particolari pongono le pratiche elusive internazionali attuate tra imprese e società mediante allocazione di utili, se non addirittura di parte del patrimonio aziendale, in paesi aventi regimi fiscali più favorevoli (v. Paradiso fiscale).
Questo meccanismo, denominato dagli studiosi transfer pricing (v.), prevede l'ottimale indirizzo dei flussi monetari nell'ambito di gruppi di imprese o di società, attuato mediante redistribuzione dei margini di profitto, in modo che risulti più elevato laddove più basso è il prelievo fiscale.
Il fenomeno è stato affrontato e combattuto in Italia soprattutto nel corso degli anni novanta, stabilendo una vera e propria presunzione di elusione.
Sono dunque oggetto di controllo antielusione le operazioni passive, poste in essere da imprese residenti in Italia, che abbiano comportato erogazione di spese in favore di società estere che abbiano domicilio fiscale in Stati o territori che fruiscano di un regime fiscale di favore. Lo scopo di tale intervento è di evitare che attraverso pagamenti improbabili, se non proprio fittizi, redditi o ricchezza prodotti in Italia possano venir se sottratti alla tassazione nel nostro Paese.
Meccanismo attraverso il quale il contribuente mira ad evitare, ricorrendo ad opportune scappatoie al limite della legalità, il prelievo tributario a suo carico.
Il fenomeno consiste nello sfruttamento delle smagliature delle norme tributarie al fine di realizzare un consistente risparmio d'imposta. Ad esempio, per conseguire un certo risultato economico, un soggetto può adottare in luogo della prevista forma contrattuale tipica una forma contrattuale anomala che raggiunga gli stessi effetti con un minor carico fiscale (ad esempio può stipulare un mandato a vendere con procura irrevocabile invece di un contratto di compravendita).
I comportamenti elusivi possono essere neutralizzati ricorrendo a tre diversi meccanismi difensivi: introdurre un'ampia casistica di presunzioni legali, volte ad individuare il fatto tassabile; abrogare o modificare norme tributarie eccessivamente permissive; applicare sanzioni amministrative o penali ai fenomeni elusivi.
Problemi particolari pongono le pratiche elusive internazionali attuate tra imprese e società mediante allocazione di utili, se non addirittura di parte del patrimonio aziendale, in paesi aventi regimi fiscali più favorevoli (v. Paradiso fiscale).
Questo meccanismo, denominato dagli studiosi transfer pricing (v.), prevede l'ottimale indirizzo dei flussi monetari nell'ambito di gruppi di imprese o di società, attuato mediante redistribuzione dei margini di profitto, in modo che risulti più elevato laddove più basso è il prelievo fiscale.
Il fenomeno è stato affrontato e combattuto in Italia soprattutto nel corso degli anni novanta, stabilendo una vera e propria presunzione di elusione.
Sono dunque oggetto di controllo antielusione le operazioni passive, poste in essere da imprese residenti in Italia, che abbiano comportato erogazione di spese in favore di società estere che abbiano domicilio fiscale in Stati o territori che fruiscano di un regime fiscale di favore. Lo scopo di tale intervento è di evitare che attraverso pagamenti improbabili, se non proprio fittizi, redditi o ricchezza prodotti in Italia possano venir se sottratti alla tassazione nel nostro Paese.