Elasticità della domanda
Elasticità della domanda
Grado con cui la domanda reagisce ad una variazione del prezzo o del reddito.
Il criterio adottato per misurare tale reattività al cambiare del prezzo è costituito dal coefficiente di elasticità della domanda in funzione del prezzo (Ep) dato dal rapporto fra la variazione relativa della quantità domandata e la variazione relativa del prezzo:
@
dove:
DQ = variazione della quantità domandata
Q = quantità domandata iniziale
DP = variazione del prezzo
P = prezzo iniziale
L'elasticità della domanda può essere:
— maggiore dell'unità, se il mutamento della domanda è di entità maggiore rispetto al mutamento del prezzo. Per esempio, il prezzo muta del 10% e la domanda del 15%;
— minore dell'unità, se il mutamento della domanda è di entità minore rispetto al mutamento del prezzo. Per esempio, il prezzo muta del 20% e la domanda del 10%.
— uguale all'unità se il mutamento della domanda è pari a quello del prezzo. Per esempio, domanda e prezzo mutano del 10%.
In genere la domanda di beni di prima necessità e di lusso tende ad essere poco elastica o addirittura anelastica; infatti, ogni soggetto economico acquisterà comunque la medesima quantità di pane o di latte qualunque sia il prezzo, così come i soggetti più abbienti acquisteranno quasi sempre la stessa quantità di beni di lusso, nonostante le variazioni di prezzo.
La seguente tabella specifica i diversi valori che l'elasticità può assumere.
L'elasticità della domanda in funzione del reddito permette di valutare le reazioni della domanda al variare del reddito (v.).
In questo caso il coefficiente di elasticità della domanda in funzione del reddito (Er) è dato dal rapporto fra la variazione relativa della quantità domandata e la variazione relativa del reddito.
@
dove:
DQ = variazione della quantità domandata
Q = quantità domandata iniziale
DR= variazione del reddito
R = reddito iniziale
Quando le entrate di un soggetto sono basse, ogni iniziale aumento di reddito indurrà un incremento proporzionale nell'acquisto di generi di prima necessità, limitato, però, alle prime dosi di incremento: in questa fase la domanda presenta un'alta elasticità. Successivi aumenti di reddito non incidono sulla domanda di beni primari: infatti, se il reddito aumenta in misura superiore al mero necessario per la sopravvivenza, la domanda del consumatore si rivolgerà presumibilmente a beni di consumo durevoli e, ad un ulteriore incremento di reddito, a beni voluttuari.
Grado con cui la domanda reagisce ad una variazione del prezzo o del reddito.
Il criterio adottato per misurare tale reattività al cambiare del prezzo è costituito dal coefficiente di elasticità della domanda in funzione del prezzo (Ep) dato dal rapporto fra la variazione relativa della quantità domandata e la variazione relativa del prezzo:
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dove:
DQ = variazione della quantità domandata
Q = quantità domandata iniziale
DP = variazione del prezzo
P = prezzo iniziale
L'elasticità della domanda può essere:
— maggiore dell'unità, se il mutamento della domanda è di entità maggiore rispetto al mutamento del prezzo. Per esempio, il prezzo muta del 10% e la domanda del 15%;
— minore dell'unità, se il mutamento della domanda è di entità minore rispetto al mutamento del prezzo. Per esempio, il prezzo muta del 20% e la domanda del 10%.
— uguale all'unità se il mutamento della domanda è pari a quello del prezzo. Per esempio, domanda e prezzo mutano del 10%.
In genere la domanda di beni di prima necessità e di lusso tende ad essere poco elastica o addirittura anelastica; infatti, ogni soggetto economico acquisterà comunque la medesima quantità di pane o di latte qualunque sia il prezzo, così come i soggetti più abbienti acquisteranno quasi sempre la stessa quantità di beni di lusso, nonostante le variazioni di prezzo.
La seguente tabella specifica i diversi valori che l'elasticità può assumere.
L'elasticità della domanda in funzione del reddito permette di valutare le reazioni della domanda al variare del reddito (v.).
In questo caso il coefficiente di elasticità della domanda in funzione del reddito (Er) è dato dal rapporto fra la variazione relativa della quantità domandata e la variazione relativa del reddito.
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dove:
DQ = variazione della quantità domandata
Q = quantità domandata iniziale
DR= variazione del reddito
R = reddito iniziale
Quando le entrate di un soggetto sono basse, ogni iniziale aumento di reddito indurrà un incremento proporzionale nell'acquisto di generi di prima necessità, limitato, però, alle prime dosi di incremento: in questa fase la domanda presenta un'alta elasticità. Successivi aumenti di reddito non incidono sulla domanda di beni primari: infatti, se il reddito aumenta in misura superiore al mero necessario per la sopravvivenza, la domanda del consumatore si rivolgerà presumibilmente a beni di consumo durevoli e, ad un ulteriore incremento di reddito, a beni voluttuari.