Effetto d'immobilizzo

Effetto d'immobilizzo

Denominato anche effetto Roosa dal nome dell'economista e banchiere statunitense che lo identificò, si verifica quando un aumento dei tassi d'interesse (v.), conseguente a una manovra restrittiva, provoca un ribasso nei prezzi di mercato e determina l'immobilizzo del portafoglio (v.) di banche che abbiano investito in titoli a reddito fisso. In tal caso, infatti, il disinvestimento comporterebbe perdite in conto capitale.
L'effetto d'immobilizzo è la dimostrazione che la manovra del saggio d'interesse può riflettersi sull'offerta di credito oltreché sulla domanda.


Esempio di effetto di immobilizzo

Si supponga che la Banca X abbia in portafoglio titoli a reddito fisso per un valore di L. 5.000.000.000 e che il tasso ufficiale di sconto sia pari al 5%.
Si ipotizzi, poi, che le autorità monetarie decidano un aumento del tasso di sconto di un punto percentuale, facendolo passare dal 5 al 6%. In conseguenza di tale aumento, si avrà una diminuzione del prezzo di mercato dei titoli a reddito fisso che, chiaramente, si ripercuoterà anche sul portafoglio della Banca X.
Immaginando una riduzione del 5%, si avrà:

5.000.000.000 · 5% = 250.000.000

per cui, se la banca volesse disinvestire incasserebbe

5.000.000.000 – 250.000.000 = 4.750.000.000

riportando, così, una perdita netta pari alla svalutazione del portafoglio.