Domanda individuale
Domanda individuale
Quantità di beni e servizi che un individuo acquista in base ai propri gusti e al reddito di cui dispone. Più precisamente è possibile affermare che esiste una relazione inversa tra prezzo di un bene e la sua quantità domandata, all'aumentare cioè di una delle due variabili diminuisce l'altra e viceversa. Quanto detto può essere meglio compreso con l'aiuto di una tabella formata da due colonne, l'una contenente i vari prezzi di mercato (supposti alternativamente vigenti), l'altra indicante le quantità che al soggetto economico conviene acquistare in corrispondenza d'ogni prezzo del bene.
Prezzo del bene Kg richiesti
1000 1
700 2
500 4
300 7
La rappresentazione grafica del contenuto della tabella mostra una curva di domanda, la DD' con un andamento discendente: la domanda di un bene, cioè, aumenta se il prezzo decresce e diminuisce se il prezzo aumenta.
Vedi grafico.
La curva rappresentata ci fornisce però una visione soltanto parziale del reale andamento di un mercato e ciò per due motivi:
— la curva delineata è statica in quanto le variazioni di prezzo e di domanda di un bene sono concepite come istantanee, ovvero sono il risultato di relazioni che si stabiliscono in un periodo di tempo brevissimo;
— la variazione della domanda di beni non presenta sempre la stessa sensibilità alle oscillazioni dei prezzi; più esattamente ad ogni bene è associata una curva di domanda con elasticità diversa (v. Elasticità della domanda).
In particolare, si può distinguere tra:
— beni a domanda rigida che non subiscono eccessive oscillazioni in conseguenza di variazioni nel loro prezzo. È il caso dei beni di stretta necessità (alimenti, vestiti ecc.) o beni di lusso;
— beni a domanda elastica ovvero che denotano forti oscillazioni anche in conseguenza di lievi variazioni nel prezzo. È il caso di quei beni non strettamente necessari o facilmente sostituibili.
Abbandonando l'ipotesi limitativa fin qui adottata (la domanda di un bene è solo funzione del suo prezzo) potremmo introdurre altre variabili che possono influire sulla domanda di un bene. Dall'analisi risulterà evidente che mutamenti di tali variabili provocano variazione nella domanda di un bene anche nel caso in cui il prezzo rimanga immutato. Nel linguaggio economico tali spostamenti vengono dette trasposizioni (shiftings) della curva di domanda.
Tali trasposizioni si avranno nel caso in cui vi sia:
— una variazione del reddito. Un aumento o una riduzione del reddito del consumatore comporta, nei confronti della maggior parte dei beni, un mutamento della domanda degli stessi. Se il reddito è aumentato, infatti, il consumatore può domandare, ad ogni dato prezzo, una quantità di beni maggiore di quella precedente; al contrario, se il reddito diminuisce la quantità domandata decresce.
Nel grafico seguente al prezzo OP, la quantità domandata di un certo bene è OB e la curva di domanda è la DD.
Nel caso di un aumento del reddito, il consumatore allo stesso prezzo acquisterà di più (OC): la curva di domanda DD si sposterà in D'D'.
Nel caso, invece, di una riduzione del reddito (o anche di un mutamento nei gusti del consumatore), il consumatore allo stesso prezzo acquisterà di meno (OA): la curva di domanda DD si sposta in D"D".
Vedi grafico.
— una variazioni nel prezzo di altri beni. Tale effetto si riscontra in particolare per:
— i beni succedanei (v.), in quanto se diminuisce il prezzo di un bene che pur essendo preferito non era alla portata dei consumatori, la domanda del bene con cui esso era temporaneamente sostituito potrebbe ridursi;
— i beni complementari (v.) laddove la diminuzione del prezzo di un bene oltre a far crescere in modo diretto la domanda di quel bene potrebbe indurre aumenti anche in quella di beni complementari.
Quantità di beni e servizi che un individuo acquista in base ai propri gusti e al reddito di cui dispone. Più precisamente è possibile affermare che esiste una relazione inversa tra prezzo di un bene e la sua quantità domandata, all'aumentare cioè di una delle due variabili diminuisce l'altra e viceversa. Quanto detto può essere meglio compreso con l'aiuto di una tabella formata da due colonne, l'una contenente i vari prezzi di mercato (supposti alternativamente vigenti), l'altra indicante le quantità che al soggetto economico conviene acquistare in corrispondenza d'ogni prezzo del bene.
Prezzo del bene Kg richiesti
1000 1
700 2
500 4
300 7
La rappresentazione grafica del contenuto della tabella mostra una curva di domanda, la DD' con un andamento discendente: la domanda di un bene, cioè, aumenta se il prezzo decresce e diminuisce se il prezzo aumenta.
Vedi grafico.
La curva rappresentata ci fornisce però una visione soltanto parziale del reale andamento di un mercato e ciò per due motivi:
— la curva delineata è statica in quanto le variazioni di prezzo e di domanda di un bene sono concepite come istantanee, ovvero sono il risultato di relazioni che si stabiliscono in un periodo di tempo brevissimo;
— la variazione della domanda di beni non presenta sempre la stessa sensibilità alle oscillazioni dei prezzi; più esattamente ad ogni bene è associata una curva di domanda con elasticità diversa (v. Elasticità della domanda).
In particolare, si può distinguere tra:
— beni a domanda rigida che non subiscono eccessive oscillazioni in conseguenza di variazioni nel loro prezzo. È il caso dei beni di stretta necessità (alimenti, vestiti ecc.) o beni di lusso;
— beni a domanda elastica ovvero che denotano forti oscillazioni anche in conseguenza di lievi variazioni nel prezzo. È il caso di quei beni non strettamente necessari o facilmente sostituibili.
Abbandonando l'ipotesi limitativa fin qui adottata (la domanda di un bene è solo funzione del suo prezzo) potremmo introdurre altre variabili che possono influire sulla domanda di un bene. Dall'analisi risulterà evidente che mutamenti di tali variabili provocano variazione nella domanda di un bene anche nel caso in cui il prezzo rimanga immutato. Nel linguaggio economico tali spostamenti vengono dette trasposizioni (shiftings) della curva di domanda.
Tali trasposizioni si avranno nel caso in cui vi sia:
— una variazione del reddito. Un aumento o una riduzione del reddito del consumatore comporta, nei confronti della maggior parte dei beni, un mutamento della domanda degli stessi. Se il reddito è aumentato, infatti, il consumatore può domandare, ad ogni dato prezzo, una quantità di beni maggiore di quella precedente; al contrario, se il reddito diminuisce la quantità domandata decresce.
Nel grafico seguente al prezzo OP, la quantità domandata di un certo bene è OB e la curva di domanda è la DD.
Nel caso di un aumento del reddito, il consumatore allo stesso prezzo acquisterà di più (OC): la curva di domanda DD si sposterà in D'D'.
Nel caso, invece, di una riduzione del reddito (o anche di un mutamento nei gusti del consumatore), il consumatore allo stesso prezzo acquisterà di meno (OA): la curva di domanda DD si sposta in D"D".
Vedi grafico.
— una variazioni nel prezzo di altri beni. Tale effetto si riscontra in particolare per:
— i beni succedanei (v.), in quanto se diminuisce il prezzo di un bene che pur essendo preferito non era alla portata dei consumatori, la domanda del bene con cui esso era temporaneamente sostituito potrebbe ridursi;
— i beni complementari (v.) laddove la diminuzione del prezzo di un bene oltre a far crescere in modo diretto la domanda di quel bene potrebbe indurre aumenti anche in quella di beni complementari.