Dividendo
Dividendo
Quota di utile distribuita ai soci nelle società per azioni (v.) o in accomandita per azioni (v.).
Il dividendo retribuisce ciascuna azione (v.); il dividendo per azione o unitario è ottenuto frazionando gli utili da distribuire per il numero di azioni di cui si compone il capitale sociale (v.).
L'assemblea dei soci che approva il bilancio delibera sulla distribuzione dei dividendi ai soci, dopo la determinazione della quota destinata alle riserve (v. Riserva obbligatoria; Riserva volontaria): il diritto al dividendo sorge in capo al socio solo in seguito a tale deliberazione.
Il dividendo può essere pagato solo per utili realmente conseguiti e risultanti dal bilancio approvato.
Esistono categorie speciali di titoli azionari privilegiate nella distribuzione degli utili e nel rimborso del capitale: si tratta delle azioni di risparmio e privilegiate. Le aziende tendono, comunque, a realizzare una politica di stabilizzazione del dividendo, consistente nel mantenere quanto più possibile stabile l'entità del dividendo distribuito annualmente, in modo da dare agli azionisti la sensazione di un andamento gestionale costante.
Tale politica viene attuata attribuendo agli azionisti un dividendo inferiore a quello che sarebbe possibile distribuire in esercizi in cui la società ha conseguito utili eccezionalmente elevati e utilizzando le somme non distribuite negli esercizi meno proficui, per integrare il dividendo corrisposto.
Generalmente il gruppo di controllo delle società per azioni ha interesse a che una parte notevole degli utili conseguiti venga reinvestita nell'organismo aziendale, a discapito degli azionisti di minoranza che percepiscono un dividendo minore.
In merito al regime fiscale dei dividendi, essi sono soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o a titolo d'acconto.
Quota di utile distribuita ai soci nelle società per azioni (v.) o in accomandita per azioni (v.).
Il dividendo retribuisce ciascuna azione (v.); il dividendo per azione o unitario è ottenuto frazionando gli utili da distribuire per il numero di azioni di cui si compone il capitale sociale (v.).
L'assemblea dei soci che approva il bilancio delibera sulla distribuzione dei dividendi ai soci, dopo la determinazione della quota destinata alle riserve (v. Riserva obbligatoria; Riserva volontaria): il diritto al dividendo sorge in capo al socio solo in seguito a tale deliberazione.
Il dividendo può essere pagato solo per utili realmente conseguiti e risultanti dal bilancio approvato.
Esistono categorie speciali di titoli azionari privilegiate nella distribuzione degli utili e nel rimborso del capitale: si tratta delle azioni di risparmio e privilegiate. Le aziende tendono, comunque, a realizzare una politica di stabilizzazione del dividendo, consistente nel mantenere quanto più possibile stabile l'entità del dividendo distribuito annualmente, in modo da dare agli azionisti la sensazione di un andamento gestionale costante.
Tale politica viene attuata attribuendo agli azionisti un dividendo inferiore a quello che sarebbe possibile distribuire in esercizi in cui la società ha conseguito utili eccezionalmente elevati e utilizzando le somme non distribuite negli esercizi meno proficui, per integrare il dividendo corrisposto.
Generalmente il gruppo di controllo delle società per azioni ha interesse a che una parte notevole degli utili conseguiti venga reinvestita nell'organismo aziendale, a discapito degli azionisti di minoranza che percepiscono un dividendo minore.
In merito al regime fiscale dei dividendi, essi sono soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o a titolo d'acconto.