Disoccupazione volontaria
Disoccupazione volontaria
Si verifica quando, pur in presenza di una situazione di equilibrio sul mercato del lavoro, esiste una parte di lavoratori disposta a lavorare solo per un salario superiore a quello che si determina dall'incontro tra domanda e offerta.
Disoccupazione volontaria e disoccupazione involontaria: un'analisi grafica
Possiamo vedere graficamente in che cosa consistono i due diversi tipi di disoccupazione utilizzando un semplice grafico in cui sono raffigurate la domanda di lavoro da parte delle imprese e la corrispondente offerta di lavoro. Il grafico a si riferisce all'ipotesi in cui i salari sono flessibili: l'incontro tra domanda e offerta definisce il punto di equilibrio E in corrispondenza del quale, al salario d'equilibrio w0 sono occupati L0 lavoratori. Non tutta la forza lavoro (indicata con L*) è però disposta a lavorare per questo saggio di salario: il tratto indicato con il segmento EH corrisponde al numero di disoccupati volontari.
Vedi grafici.
Il grafico b presenta invece l'ipotesi opposta in cui i salari sono rigidi verso il basso: il punto E corrisponde ancora al punto di equilibrio tra domanda e offerta ma rigidità salariali di varia natura impediscono al salario di scendere ad un livello tale da portare in equilibrio domanda e offerta. Supponendo che il salario sia fisso al livello w1 (maggiore di w0), le imprese sono disposte ad occupare soltanto L1 lavoratori. Per questo salario altri individui sarebbero disposti a lavorare ma non trovano occupazione: il segmento FG corrisponde al numero di disoccupati involontari.
Si verifica quando, pur in presenza di una situazione di equilibrio sul mercato del lavoro, esiste una parte di lavoratori disposta a lavorare solo per un salario superiore a quello che si determina dall'incontro tra domanda e offerta.
Disoccupazione volontaria e disoccupazione involontaria: un'analisi grafica
Possiamo vedere graficamente in che cosa consistono i due diversi tipi di disoccupazione utilizzando un semplice grafico in cui sono raffigurate la domanda di lavoro da parte delle imprese e la corrispondente offerta di lavoro. Il grafico a si riferisce all'ipotesi in cui i salari sono flessibili: l'incontro tra domanda e offerta definisce il punto di equilibrio E in corrispondenza del quale, al salario d'equilibrio w0 sono occupati L0 lavoratori. Non tutta la forza lavoro (indicata con L*) è però disposta a lavorare per questo saggio di salario: il tratto indicato con il segmento EH corrisponde al numero di disoccupati volontari.
Vedi grafici.
Il grafico b presenta invece l'ipotesi opposta in cui i salari sono rigidi verso il basso: il punto E corrisponde ancora al punto di equilibrio tra domanda e offerta ma rigidità salariali di varia natura impediscono al salario di scendere ad un livello tale da portare in equilibrio domanda e offerta. Supponendo che il salario sia fisso al livello w1 (maggiore di w0), le imprese sono disposte ad occupare soltanto L1 lavoratori. Per questo salario altri individui sarebbero disposti a lavorare ma non trovano occupazione: il segmento FG corrisponde al numero di disoccupati involontari.