Detrazioni d'imposta
Detrazioni d'imposta
Elementi che il contribuente può sottrarre dalle imposte che avrebbe dovuto versare applicando le normali aliquote fissate dal legislatore. Costituiscono, pertanto, un meccanismo di attenuazione dell'imposizione.
La detrazione si differenzia:
— dalla deduzione (v.), perché quest'ultima è la somma che lo Stato consente di sottrarre dal proprio reddito, mentre nella detrazione la decurtazione viene operata sull'imposta da versare;
— dalla riduzione d'imposta (v.) che, invece, consente di applicare sin dall'inizio un'aliquota d'imposta inferiore rispetto alla generalità dei casi (es. aliquota del 2% invece che del 4%).
Nel nostro sistema tributario le più importanti detrazioni d'imposta sono previste in materia di IRPEF (v.), anche se sono contemplate per la quasi totalità dei tributi. Per quanto riguarda l'IRPEF è possibile distinguere tra:
— detrazioni per carichi di famiglia (art. 12 TUIR) spettanti a coloro che devono provvedere al sostentamento dei familiari;
— detrazioni di lavoro (art. 13 TUIR) attribuite a coloro che percepiscano soltanto redditi di lavoro dipendente o lavoro autonomo;
— detrazioni per oneri (art. 13bis TUIR), che spettano a coloro che nel corso del periodo d'imposta abbiano sostenuto le spese indicate nel testo unico delle imposte sui redditi (es. spese sanitarie, spese per istruzione ecc.).
Il ricorso alle detrazioni quale strumento di politica fiscale permette, dunque, di:
— adattare l'imposta alla capacità contributiva (v.) del soggetto passivo;
— attuare una discriminazione dei redditi (v.);
— finanziare spese socialmente utili (come nel caso di detraibilità per donazioni a favore di enti morali, culturali ecc.).
La concessione di detrazioni permette, inoltre, pur in presenza di un'aliquota unica, di dare un carattere progressivo all'imposta (v. Imposta progressiva): l'aliquota effettiva (pari al rapporto fra imposta pagata e reddito imponibile) risulta, infatti, inferiore a quella nominale e crescente.
Esempio di calcolo
di una detrazione d'imposta
• Reddito imponibile 7.000.000
• Aliquota IRPEF applicabile 10%
• Imposta lorda 700.000
• Detrazioni spettanti
1. Spese sanitarie di L. 500.000
(spetta il 19% della cifra
eccedente L. 250.000) 47.500
2. Spese per istruzione di L. 400.000
(spetta il 19% della cifra) 76.000
• Imposta netta da versare 576.500
Elementi che il contribuente può sottrarre dalle imposte che avrebbe dovuto versare applicando le normali aliquote fissate dal legislatore. Costituiscono, pertanto, un meccanismo di attenuazione dell'imposizione.
La detrazione si differenzia:
— dalla deduzione (v.), perché quest'ultima è la somma che lo Stato consente di sottrarre dal proprio reddito, mentre nella detrazione la decurtazione viene operata sull'imposta da versare;
— dalla riduzione d'imposta (v.) che, invece, consente di applicare sin dall'inizio un'aliquota d'imposta inferiore rispetto alla generalità dei casi (es. aliquota del 2% invece che del 4%).
Nel nostro sistema tributario le più importanti detrazioni d'imposta sono previste in materia di IRPEF (v.), anche se sono contemplate per la quasi totalità dei tributi. Per quanto riguarda l'IRPEF è possibile distinguere tra:
— detrazioni per carichi di famiglia (art. 12 TUIR) spettanti a coloro che devono provvedere al sostentamento dei familiari;
— detrazioni di lavoro (art. 13 TUIR) attribuite a coloro che percepiscano soltanto redditi di lavoro dipendente o lavoro autonomo;
— detrazioni per oneri (art. 13bis TUIR), che spettano a coloro che nel corso del periodo d'imposta abbiano sostenuto le spese indicate nel testo unico delle imposte sui redditi (es. spese sanitarie, spese per istruzione ecc.).
Il ricorso alle detrazioni quale strumento di politica fiscale permette, dunque, di:
— adattare l'imposta alla capacità contributiva (v.) del soggetto passivo;
— attuare una discriminazione dei redditi (v.);
— finanziare spese socialmente utili (come nel caso di detraibilità per donazioni a favore di enti morali, culturali ecc.).
La concessione di detrazioni permette, inoltre, pur in presenza di un'aliquota unica, di dare un carattere progressivo all'imposta (v. Imposta progressiva): l'aliquota effettiva (pari al rapporto fra imposta pagata e reddito imponibile) risulta, infatti, inferiore a quella nominale e crescente.
Esempio di calcolo
di una detrazione d'imposta
• Reddito imponibile 7.000.000
• Aliquota IRPEF applicabile 10%
• Imposta lorda 700.000
• Detrazioni spettanti
1. Spese sanitarie di L. 500.000
(spetta il 19% della cifra
eccedente L. 250.000) 47.500
2. Spese per istruzione di L. 400.000
(spetta il 19% della cifra) 76.000
• Imposta netta da versare 576.500