Carta moneta
Carta moneta
Termine utilizzato per indicare i biglietti di banca aventi valore legale.
I biglietti di banca cominciarono a diffondersi verso la fine del Medioevo quando gli operatori economici (per evitare i costi ed i pericoli connessi all'uso di monete metalliche) iniziarono a depositare i propri fondi presso mercanti e banchieri a fronte di una ricevuta; quest'ultima, essendo immediatamente convertibile, cominciò ad essere utilizzata come mezzo di pagamento in luogo delle monete metalliche. La massima diffusione della carta moneta ha però coinciso con la sua trasformazione in moneta legale (v.): come tale, la banconota deve (per legge) essere accettata in pagamento dei beni venduti o per il rimborso dei prestiti, per cui veniva meno il carattere di moneta fiduciaria che fino ad allora aveva contraddistinto i biglietti di banca. Quando, infine, venne rimossa anche la possibilità di convertire la carta moneta in monete metalliche, i biglietti dell'istituto di emissione circolarono a corso forzoso (v.).
Termine utilizzato per indicare i biglietti di banca aventi valore legale.
I biglietti di banca cominciarono a diffondersi verso la fine del Medioevo quando gli operatori economici (per evitare i costi ed i pericoli connessi all'uso di monete metalliche) iniziarono a depositare i propri fondi presso mercanti e banchieri a fronte di una ricevuta; quest'ultima, essendo immediatamente convertibile, cominciò ad essere utilizzata come mezzo di pagamento in luogo delle monete metalliche. La massima diffusione della carta moneta ha però coinciso con la sua trasformazione in moneta legale (v.): come tale, la banconota deve (per legge) essere accettata in pagamento dei beni venduti o per il rimborso dei prestiti, per cui veniva meno il carattere di moneta fiduciaria che fino ad allora aveva contraddistinto i biglietti di banca. Quando, infine, venne rimossa anche la possibilità di convertire la carta moneta in monete metalliche, i biglietti dell'istituto di emissione circolarono a corso forzoso (v.).